Secondo turno di campionato, nuovi Seamen. Il brutto anatroccolo dell’esordio, una volta svaniti gli effetti della maledizione parmense, ha assunto la forma di cigno vincendo e convincendo in una serata che ha soddisfatto anche i tifosi più esigenti. Che la consistenza dei Dolphins sia molto diversa da quella dei campioni d’Italia è fatto lampante, ma è altrettanto chiaro che la formazione scesa in campo sabato al Vigorelli sia lontana parente di quella titubante ed ansiosa che nel debutto aveva ceduto il passo ai Panthers. Quale sia la formula magica della pozione preparata in settimana da Paolo Mutti e dai suoi assistenti non è dato di sapere, ma certo è che da Jonathan Dally a Dalton Hilliard, dall’attacco alla difesa, nessuno escluso, i Seamen sono apparsi trasformati, sicuri di sè al punto di potersi permettere qualche distrazione nel finale di primo tempo che non ha inciso minimamente sull’esito finale del confronto. Tolte le citate sviste i “Marinai” hanno rasentato la perfezione sciorinando un gioco offensivo brillante ed equlibrato e una prestazione difensiva superba. Con Gianluca Santagostino e Stefano Di Tunisi in grande spolvero, ques’ultimo impressionante nel fondamentale del punt e un Matteo Pegoraro granitico, due sack e una safety all’attivo, a coronamento di una prestazione da sogno, la Milano blue navy ha impiegato poco meno di due quarti per scavare un solco di 21 punti di vantaggio, grazie alle segnature, nell’ordine, di Jonathan Dally, ovviamente su corsa e di Gianluca Santagostino, per lui doppia soddisfazione su ricezione. Un errore banale, su punt dei Dolphins, regala ai marchigiani l’occasione d’accorciare (21 a 7) con una bella meta di Michele Marchini che tiene accesa la fiammella della speranza, per i suoi, all’half time. Il touchdown, meritatissimo di Stefano Di Tunisi nel terzo quarto, per giustizia di cronaca ne avrebbe meritato uno anche Mattia Binda per quanto prodotto nell’arco del match e la safety di Matteo Pegoraro in avvio d’ultima frazione consegnano la partita agli archivi lasciando a Fabio Capodaglio la soddisfazione, a un minuto dal termine, della seconda meta della bandiera che fissa lo score sul definitivo 30 a 14. Con questo successo i Seamen lanciano un chiaro segnale al campionato e, soprattutto, eseguono un consistente versamento nelle casse della propria auto stima in attesa che il match di sabato prossimo, contro i Lazio Marines, ancora una volta tra le mura amiche, confermi i sogni blue navy.
Seamen Milano – Dolphins Ancona 30 – 14 (14-0 7-7 7-0 2-7)