IL BLOG UFFICIALE DEI SEAMEN MILANO

venerdì 28 marzo 2014

Seamen a Bolzano per tentare di abbattere i Giganti.



Più giganti dei giganti. Il futuro dei Seamen passa per le rive dell’Adige e, più esattamente, per lo stadio Europa, uno dei pochi in Italia, con il Vigorelli, dedicati alla palla lunga un piede, dove domenica, kick off alle ore 15.00, la Milano blue navy approda per sfidare i Giants. Indicati dagli addetti ai lavori tra le prime tre forze del campionato gli atesini sono reduci dal roboante esordio di Ferrara dove hanno colto un convincente successo sulle neo promosse Aquile. Tanti i nuovi innesti in casa rosso blu, fattor comune con i milanesi, che ne hanno stravolto il roster portando non solo una ventata di novità, ma un valore aggiunto in termini tecnici. Dopo l’abbuffata con i Marines i Seamen sono chiamati a un match molto differente, una sorta di cartina di tornasole per testare lo stato di salute di una squadra che in due settimane ha saputo cambiare totalmente passo, recuperando fiducia nei propri mezzi, in realtà mai persa e affinando meccanismi offensivi e difensivi che sfida dopo sfida diventano sempre più oliati e convicenti. Difficile individuare un atleta migliore di un altro nel 48 a 0 colto contro i capitolini. Ancor più difficile immaginare chi possa essere individualmente determinante a Bolzano, visto che proprio sulla solidità di squadra si fonda il credo di Paolo Mutti e del suo staff, sempre più protagonisti nel forgiare un team che cresce a vista d’occhio. In riva all’Adige sarà battaglia, dura, ma corretta, come si addice alle contendenti, sul cui esito, visto il pedigree dell’avversario, è difficile esprimere un pronostico. Quello che risulta certo è che in caso di vittoria i “Marinai” porrebbero un mattone determinante su una stagione in procinto d’assumere, Parma permettendo, forte tinte blue navy.
Prima divisione: week IV
Domenica 30 marzo, ore 15.00, stadio Europa, via Resia, Bolzano  Giants Bolzano VS Seamen Milano



Flag football news
Domenica sarà il grande giorno per la formazione di flag football under 13 chiamata a Ferrara all’esordio in campionato. Dopo tanto lavoro i giovani marinai saggeranno il campo affrontando nell’ordine Rhinos Milano, Aquile Ferrara e Condor Grosseto. Una giornata di festa e di sport, attesa per tanto tempo, sulla quale l’impeccabile organizzazione blue navy ripone la consueta attenzione per favorire la crescita di un settore determinante per le strategie societarie.

martedì 25 marzo 2014

le Seawaves le Cheer dei Seamen


Le Seawaves Cheerleader nascono nel 2009 sotto l'ala della Società Seamen Milano con il compito di sostenere e tifare la squadra di football che ne porta il nome. Appassionatesi a questa disciplina decidono di iscriversi alla FICAD grazie alla quale alcuni atleti, tra cui il capitano Alexandra Coutsoucos, conseguono il titolo di Cheer Coach Pro 3. Così a marzo partecipano ai Campionati Nazionali vincendo il premio Best Cheer Spirit. Da Settembre 2013 la Seawaves vivono una grande svolta: nuove reclute, una palestra attrezzata, l'arrivo della coach Alessandra Di Spagna - atleta dei Jaguars Varsity Allstar, una dirigenza interna consolidata dal responsabile Giulio Porta, e non ultimo il passaggio a FICEC. Comincia così una nuova stagione di allenamenti e partite per le nostre ragazze: tra elementi nuovi e veterane, chi più esperta chi meno, la squadra inizia piuttosto disorientata ed eterogenea. Si ricomincia dalle basi, la coach spinge a correggere la tecnica imparata negli anni precedenti e con difficoltà ma soddisfazione si raggiungono i primi miglioramenti salendo di livello. Il sudore, i lividi, le lacrime e le risate fanno crescere il gruppo all'interno e all'esterno della pedana. Le Cheer si iscrivono quindi al Campionato Nazionale FICEC per marzo 2014 nella categoria Senior All Girl, ma a due settimane dalla gara l'insicurezza è ancora molta.

Si parte alla volta di Bologna con la voglia di dare il massimo e con il supporto dei Jaguars Varsity Allstar, squadra con cui hanno condiviso quest'esperienza: la mattina della gara l'umore è buono ma il nervosismo è alle stelle, le ragazze si preparano tra fiocchi, fasciature, lacci di scarpe e nuvole di lacca. A bordo pedana le atlete aspettano il proprio turno gara dopo gara, senza poter vedere le proprie avversarie e ognuna con suoi riti si concentra e ripassa a mente le sequenze più difficili, provate troppo poco. Due minuti e trenta per dimostrare la sforzo di mesi e mesi di allenamento, una sola occasione per provare la stoffa della squadra. Le ragazze bellissime e raggianti danno il massimo: la routine è d'impatto, efficace ma non perfetta. Mai si sarebbero aspettate che quelle intere settimane di allenamento, quei momenti di stanchezza e di dolore, quelle sfide a superare se stesse, avrebbero ripagato con un primo posto argento-blu! Tornate in patria, le Seawaves in occasione della prima di campionato al Vigorelli vengono premiate anche dal Presidente Marco Mutti, e continueranno così ad affiancare con orgoglio la prima squadra dei Seamen Milano preparandosi a misurarsi con altre squadre e migliorandosi sempre di più!

lunedì 24 marzo 2014

Aggiornamenti e classifica

dopo la terza giornata i Seamen sono terzi in classifica con 2 vittorie e una sconfitta, e un saldo positivo e finalmente punteggi che iniziano a crescere, nonostante un solo USA in campo.
Settimana prossima a Bolzano ci sarà la prova del nove, dove una vittoria darebbe la quasi certezza di un posto nei play off, e la sconfitta rimanderebbe tutto agli scontri diretti con le altre 6 squadre e che nessuna delle prossime gare potrà essere persa, tutti in forma i 59 ragazzi che compongono il roster definitivo con 7 dei ragazzi che sono ancora fuori rosa, sotto le cure dello Staff Medico e di Massimo Annoni, ancora qualche settimana e tutti dovrebbero tornare a disposizione dei Coach.
Nessuno in infermia per questa partita contro i Marines quindi a Bolzano tutti coesi per cercare di proseguire il cammino e la rotta verso i Play off.
la classifica intanto mette in evidenza il posizionamento e solo 20 punti di media subiti nelle prime tre gare, contro i 35 messi a segno, un risultato positivo che lascia ben sperare e che fino ad oggi nelle quattro partecipazioni avevano lasciato sempre in terreno negativo il nostro Team e i 48 Punti segnati in questo Week end sono il secondo miglior risultato dalla prima apprizione nei Seamen in un campionato senior dopo il 1990.
Finalemente abbiamo visto Dalton Hilliard al meglio, corse, ritorni e placcaggi, gli manca ancora un intercetto, tanti già visti , con Jonathan Dally in perfetto spolvero con 3 TD Pass e un TD diretto, ora vedremo il cammino come si svilupperà


domenica 23 marzo 2014

Vittoria convincente

Avanti tutta con la barra direzionata verso l’orizzonte dei play off. Chi cercava conferme sullo stato di salute dei Seamen Milano, dopo lo sfortunato debutto e la ripresa occorsa nel match contro Ancona, è stato accontentato. I “Marinai”, sabato sera, hanno archiviato in meno di 24 minuti di gioco la pratica Marines, mettendo a segno nel primo tempo cinque touchdown, quattro nel secondo periodo di gioco e chiudendo il terzo quarto sul 48 a 0 che, grazie all’opportuna mercy rule, è divenuto il risultato conclusivo. Dopo un inizio attendistico nel quale i ragazzi allenati da Paolo Mutti hanno comunque violato l’end zone avversaria con un touchdown di Stefano di Tunisi, a convertire un passaggio di Jonathan Dally per 29 yarde di guadagno, la Milano blue navy ha spinto a fondo sull’acceleratore inanellando una serie impressionante di mete, cortesia di Gianluca Santagostino, 12 yarde di ricezione, Mattia Binda, ricca portata sul terreno per 44 yds, Jonathan Dally e Lorenzo Vezzoli che conferma l’ottimo stato di forma. Sul tabellone brilla il 35 a 0 quando le due squadre si ritirano negli spogliatoi per evitare i rigori e la pioggia di una serata non propriamente primaverile.
Dalton Hillard, Seamen Milano (foto Dario Fumagalli)
Dalton Hillard, Seamen Milano (foto Dario Fumagalli)
Alla ripresa delle operazioni c’e’ tempo per uno spettacolare ritorno di punt di Dalton Hilliard che bagna, termine non fu mai più azzeccato, la terza partita disputata in Italia con un touchdown e per l’ultima segnatura tutta italiana sull’asse formato da Lorenzo Nardin e Carlo Gozzani. In sede di analisi del match non si può che mettere in luce l’ottima prestazione di tutta la squadra, sia in difesa, davvero impenetrabile, sia in attacco dove il dato più eloquente è rappresentato dai sette marcatori diversi cui si aggiunge la solidità del piede di Stefano Di Tunisi. I Marines, già vincitori un anno fa, sono apparsi sotto tono, forse limitati dalla superiorità dei meneghini che hanno disputato la partita perfetta. Tra sette giorni i Seamen saranno attesi dalla prima trasferta della stagione sul campo di quei Giants Bolzano che molti indicano quale terza incomoda nella sfida che corre tra Parma e Seamen Milano. Dopo l’ennesimo compito svolto brillantemente sarà il momento dell’esame di maturità per una squadra che gara dopo gara ha cambiato volto acquisendo quello che oggi meglio si adatta al titolo di vice campioni d’Italia. Come di consueto la cronaca di Seamen Milano – Marines sarà visibile giovedì sera su Rete 55, canale 16 del digitale terrestre, zona Lombardia, alle ore 23.00 e, sempre allo stesso orario, via streaming su www.rete55.tv.
Seamen 48 – Marines 0
(7-0/28-0/13-0/0-0)
1 quarto: TD Di Tunisi + 1 Di Tunisi
2 quarto: TD Santagostino + 1 Di Tunisi, TD Binda + 1 Di Tunisi, TD Dally + 1 Di Tunisi, TD Vezzoli + 1 Di Tunisi
3 quarto: TD Hilliard, TD Gozzani + 1 Martinelli

venerdì 21 marzo 2014

Terzo appuntamento al Vigorelli per i Seamen


Prima divisione, atto terzo. Ancora una volta, com’è stato per Panthers e Dolphins, i Seamen tengono a battesimo nel campionato una squadra e, nello specifico, i Marines. Sabato sera, sempre al Vigorelli, kick off alle 19.30, il team legato alla Polisportiva Lazio offrirà ai “Marinai” l’occasione di confermare i progressi mostrati contro Ancona e di proseguire la corsa che porta verso il vertice della classifica. Alla vigilia della prima trasferta, il 30 marzo saranno ospiti allo Stadio Europa di Bolzano, dei temibili Giants, i ragazzi allenati da Paolo Mutti sono ansiosi di verificare le loro potenzialità, inespresse contro i campioni d’Italia ed esplose sette giorni orsono quando i Dolphins sono diventati vittime di una voglia di riscatto incontenibile. I Marines, indicati dagli esperti tra le squadre di seconda fascia, meritano tutto il rispetto che si deve, a priori, agli avversari e la dovuta attenzione vista la presenza di elementi del calibro della free safety Kellen Pruitt, vecchia volpe della categoria e punta di forza della difesa capitolina. I correttivi apportati dal coaching staff blue navy hanno sortito gli effetti desiderati nella vittoria contro i marchigiani, ma hanno bisogno di ulteriori esami per portare i Seamen a quello stato di forma che è condizione necessaria per tentare l’assalto al trono dei Panthers. I Marines sono dunque l’avversario ideale per spiccare un ulteriore salto in avanti, sia in termini di ranking che di fiducia nei propri mezzi, fermo restando che che Jonathan Dally e compagni dovranno sfoggiare la miglior prestazione per non correre rischi. 


mercoledì 19 marzo 2014

Flag Under 15 al debutto

Domenica 16 marzo i team di Seamen - Rhinos e Daemons hanno giocato il primo Bowl valido per il campionato Italiano, esordio comunque positivo per i 15 ragazzi guidati dai tre coach Evangelista, Erba e Tito.
Esordio positivo per i nostri ragazzi solo 3 i veterani e 12 Rookies, partiti male nella prima partita contro i Rhinos si è rischiato a pochi secondi dal termine di raggiungerli 33 a 26 il risultato finale, calata la tensione del debutto ecco che i ragazzi rinfrancati e più sicuri hanno vinto la sfida contro il GTEAM per 48 a 18, complimenti ai coach ai ragazzi e ora avanti tutta versogli altri Bowl

martedì 18 marzo 2014

sabato 22 marzo giornata del FAI e al Vigorelli doppio spettacolo


sabato terza giornata di campionato e i Seamen ospitano i Marines Lazio per la 3 giornata di campionato, per i Marines si tratta della prima giornata di campionato avendo dovuto saltare la prima contro i Lions Bergamo ed è stata spostata per il 15 Giugno.
Partita degna di un grande campionato con i Marines pronti al riscatto di una stagione, quella del 2013 deludente, con un record di 2-6 ma guarda caso proprio una delle due vittorie dello scorso camponato fu proprio contro i Seamen.


Siamo dunque pronti ad assistere a una partita fondamentale per il proseguio del campionato per i Seamen, una vittoria rinfrancherebbe il gruppo per la prossima settimana, dove i nostri ragazzi giocheranno contro i Fortissimi Giants, rinforzati dai ragazzi provenienti da Reggio Emilia, Roma e Catania, e che quest'anno senza dubbio puntano direttamente al Superbowl, domenica il loro esordio contro i neopromossi delle Aquile di Ferrara.
Sabato sarà però anche la giornata del Fondo Ambiente Italia che durante la due giorni dedicata alla apertura dei luoghi eccellenti d'Italia, e saranno 750, hanno incluso anche lo stadio Vigorelli, il Fai ha raccolto l'offerta del Museo del Ghisallo e metterà in mostra tra tutte le biciclette, anche quella di FAUSTO COPPI con la quale il grande ciclista battè il record del mondo sull'ora proprio al Vigorelli il 7 novembre 1942.
Apertura cancelli ore 18:00 ingresso gratis per i membri del FAI e biglietto unico di 5 euro per tutti, l'esposizione ci sarà anche tutta Domenica. e inizia da Sabato alle ore 10:00
Una scusa in più per venire al Vigorelli a vedere i Seamen


Fausto Coppi al Vigorelli durante il record dell'ora 62 anni fa

la Bici di Fausto Coppi

Pronto riscatto contro i Dolphins Ancona


Secondo turno di campionato, nuovi Seamen. Il brutto anatroccolo dell’esordio, una volta svaniti gli effetti della maledizione parmense, ha assunto la forma di cigno vincendo e convincendo in una serata che ha soddisfatto anche i tifosi più esigenti. Che la consistenza dei Dolphins sia molto diversa da quella dei campioni d’Italia è fatto lampante, ma è altrettanto chiaro che la formazione scesa in campo sabato al Vigorelli sia lontana parente di quella titubante ed ansiosa che nel debutto aveva ceduto il passo ai Panthers. Quale sia la formula magica della pozione preparata in settimana da Paolo Mutti e dai suoi assistenti non è dato di sapere, ma certo è che da Jonathan Dally a Dalton Hilliard, dall’attacco alla difesa, nessuno escluso, i Seamen sono apparsi trasformati, sicuri di sè al punto di potersi permettere qualche distrazione nel finale di primo tempo che non ha inciso minimamente sull’esito finale del confronto. Tolte le citate sviste i “Marinai” hanno rasentato la perfezione sciorinando un gioco offensivo brillante ed equlibrato e una prestazione difensiva superba. Con Gianluca Santagostino e Stefano Di Tunisi in grande spolvero, ques’ultimo impressionante nel fondamentale del punt e un Matteo Pegoraro granitico, due sack e una safety all’attivo, a coronamento di una prestazione da sogno, la Milano blue navy ha impiegato poco meno di due quarti per scavare un solco di 21 punti di vantaggio, grazie alle segnature, nell’ordine, di Jonathan Dally, ovviamente su corsa e di Gianluca Santagostino, per lui doppia soddisfazione su ricezione. Un errore banale, su punt dei Dolphins, regala ai marchigiani l’occasione d’accorciare (21 a 7) con una bella meta di Michele Marchini che tiene accesa la fiammella della speranza, per i suoi, all’half time. Il touchdown, meritatissimo di Stefano Di Tunisi nel terzo quarto, per giustizia di cronaca ne avrebbe meritato uno anche Mattia Binda per quanto prodotto nell’arco del match e la safety di Matteo Pegoraro in avvio d’ultima frazione consegnano la partita agli archivi lasciando a Fabio Capodaglio la soddisfazione, a un minuto dal termine, della seconda meta della bandiera che fissa lo score sul definitivo 30 a 14. Con questo successo i Seamen lanciano un chiaro segnale al campionato e, soprattutto, eseguono un consistente versamento nelle casse della propria auto stima in attesa che il match di sabato prossimo, contro i Lazio Marines, ancora una volta tra le mura amiche, confermi i sogni blue navy.

Seamen Milano – Dolphins Ancona 30 – 14  (14-0 7-7 7-0 2-7)

 

domenica 16 marzo 2014

Seamen - Dolphins 30 - 14

(14-0 / 7-7 / 7-0 / 2-7)


Promessa mantenuta i Marinai hanno giocato una partita impeccabile, due drive prima di iniziare a macinare yard, è Piloni con un intercetto che avvicina al TD i Seamen ed è Jonathan Dally a entrare in endzone su corsa,  trasformato da Di Tunisi che oggi ha messo in campo oltre a grandi ricezioni, una serie di Punt, extra point e Kick off impeccabili, ancora i Seamen nello score dopo un drive lunghissimo a siglare il TD del 13 a 0 e subito dopo ancora un'altro TD sempre su Santagostino, difesa impeccabile ma è Dalton Hilliard con un errore nel Punt return mette nelle condizioni l'attacco dei Dolphins a siglare il TD del 21 a 7, un onside kick a 2 minuti dal termine ridà la palla ai Dolphins che si avvicinano alla end zone ma vengono fermati dal grande lavoro della difesa. termine del primo tempo e i Dolphins ritornano il Kick Off e dopo un Punt i Seamen portano in TD con una ricezione di Stefano Di Tunisi, il Kick Off spinge i Dolphins vicino alla end zone ed è un sack nella end zone di Pegoraro che porta il tabellino sul 30 a 7, escono definitivamente dal campo i giocatori che hanno subito di più i colpi della partita e si lascia libero il campo a tutti i Player del Roster, fantastica la difesa, con in campo QB Lorenzo Nardin, messo pesantemente sotto pressione dalla difesa dei Dolphins non riesce a dare il meglio di se ma comunque una grande esperienza per lui dopo due anni da ricevitore, per il resto una squadra in crescita, dopo la prima uscita contro i Panthers, aspettiamo la prossima partita contro i Marines per cominciare a vedere se il team risponde alle sollecitazioni di un coaching staff che sta affinando gli schemi sulle caratteristiche del gruppo.
Buona la prova di tutti MVP della giornata la squadra e Dario Fumagalli con le sue splendide foto
Statistiche Squadra
1st 05:36 SEA - Dally J. 6 yd run (Di Tunisi S. kick)  DOL 0 - SEA 7
      00:32 SEA - Santagostino G. 6 yd pass from Dally J. (Di Tunisi S. kick)  DOL 0 - SEA 14
2nd 04:57 SEA - Santagostino G. 5 yd pass from Dally J. (Di Tunisi S. kick) DOL 0 - SEA 21
    02:10 DOL - Marchini M. 25 yd pass from Welch K. (Soltana Me. kick) DOL 7 - SEA 21
3rd 05:02 SEA - Di Tunisi S. 6 yd pass from Dally J. (Di Tunisi S. kick) DOL 7 - SEA 28
4th 09:59 SEA - Pegoraro M. safety  DOL 7 - SEA 30
    01:01 DOL - Capodaglio F. 27 yd pass from Welch K. (Garbini E. kick) DOL 14 - SEA 30
Seamen
Rushing 129 Passing 115 Total 244
Dolphins 
Rushing  49 Passing 303  Total 352
Individuals
Seamen
Passing         Att-  Cmp Int Yds TD Long Sack
--------------------------------------------
Dally J.          19     10      0   107  3     30        0 

Rushing         No Gain Loss  Net TD Lg  Avg
--------------------------------------------
Dally J.            8      64    7       57  1    23  7.1
Binda M.         9      56    0       56  0    13  6.2
Bonaparte D.   3      21    0       21  0    11   7.0
Iannotta F.       5      13    0      13   0      4   2.6
Palini W.         2      11    0       11  0     10  5.5

Receiving        No.  Yds   TD Long
-----------------------------------
Di Tunisi S.       4     27     1      12
Santagostino G. 3     28     2      17
Raffaele A.        1     30     0      30
Fiammenghi F.  1    14      0      14
Fioriti R.           1       8     0        8
Sorteni G.         1       8     0        8

Defense
## Player          Solo  Ast  Tot  
----------------------------------------
44 Pezza D.            6    .   6.0  
91 Pegoraro M.      4    1   4.5 
9  Piloni E.             4    .   4.0  
89 Rossini D.          3    1  3.5  
77 Cipolla M.         3    1  3.5  
26 Aletti M.           3    .    3.0  
15 Zanini A.          2    1   2.5
21 Turrin F.           2    .   2.0 
17 Zini A.              2    .   2.0



Dolphins
Passing         Att-  Cmp Int Yds TD Long Sack
--------------------------------------------
Welch K.        36     20     1   303  2      41       5

Rushing         No Gain Loss  Net TD Lg  Avg
--------------------------------------------
Rossini D.       7     40   10   30   0    20  4.3
Welch K.        15   51   34   17   0    15  1.1
Limitone F.      2    2      0     2   0      2  1.0

Receiving        No.  Yds   TD Long
-----------------------------------
Marchini M.      9  162    1   41
Capodaglio F.   6    86    1   27
Limitone F.       5    55    0   25

Defense
Player          Solo  Ast  Tot  
Wallace M.         6    3  7.5    
Pignataro L.       5    1  5.5  
Soltana Me.        5    1  5.5 




















mercoledì 12 marzo 2014

Marco Polizzi il coach Marinaio


Un grande del Football Italiano, un palmares da invidia, un cuore enorme anche per i Seamen, terza stagione tre squadre diverse come vedi questa esperienza

Una esperienza fantastica e inattesa,inattesa in quanto non pensavo di provare le stesse emozioni  di quando giocavo e quando entravo in TD,e’ stata da subito una sorpresa per me avere gli stessi brividi e soprattutto un amore immediato verso questa squadra verso questa ancora (forse perche amo il mare a 360 gradi),e’ strano, ma da subito mi sono sentito a  mio agio in questo ruolo..sopratutto godere da della fiducia di un certo Joe Avezzano e della stima di Paolo Mutti.
Si terza stagione, ma stesso Team, stesso entusiasmo stessa voglia di vincere e divertirsi, soprattutto tanta voglia di trasmette qualcosa ai “miei ragazzi”.

Coaching staff diversi o il filo conduttore continua?

Penso che il filo sia sempre lo stesso, del resto un buon ammiraglio (Marco Mutti ) quando la barca porta a casa un buon pescato cambia poco a Bordo, forse sistema qualche motore, rinforza le cime e inserisce qualche buon marinaio di esperienza, ma non cambia certo il sistema di navigazione, inoltre ora la cima dell’attacco la tiene Gigi Bravin con il quale mi sono da subito trovato in sintonia e al quale spero di dare tante soddisfazioni.

In questi tre anni hai avuto diversi running back ma quest’anno con Binda, Bonaparte, Iannotta, Palini, Piccinni, pare che la possibilità di frecce nel tuo arco siano tante raccontaci cosa e come li vedi

Rimanendo in tema preferisco chiamarli arpioni, le frecce sono esili e si spezzano, sono contento di avere la possibilità di allenare questi ragazzi e ringrazio la società che li ha portati a bordo, sono tutti rispettosi e per la maggior parte umili, sono doti fondamentali per questo ruolo, un buon running back e’ colui che corre veloce, ma un grande RB deve avere altre doti, cerco dunque di iniettare il piu’ possibile questa filosofia e stanno crescendo sempre di più, ci sono alcuni aspetti di questo ruolo che devono entrargli nel cervello e che devono diventare una cosa sola con i muscoli delle loro gambe, in primis fare quello che serve, fare ciò che e’ possibile e per ultimo fare l’impossibile, correre guardando oltre per prepararsi al taglio per stabilire la direzione per anticipare l’angolo di placcaggio, per essere quindi superiori a chiunque che e’ solo bravo a corre, Mattia, Willi, Danilo, Fabio e Freccia, sono estremamente intelligenti e sono certo che faranno grandi cose per i Seamen e per loro stessi, vi prometto quindi corse veloci potenti e precise come solo loro sono in grado di fare.

Il Football sta tornando sui binari dei fasti del passato, strada lunga o no?

La strada e’ quella giusta, i media stanno tornando e danno una grande mano,ora tocca alle società continuare a mostrare spettacolo
Si perche’ questo sport e’ immagine e spettacolo, tanti giovani si sono avvicinati come mai prima e questa sarà la chiave giusta per il successo.

Il percorso tecnico della nazionale sta avendo una svolta dopo i campionati europei, cosa suggeriresti a Malkovic

Questo e’ argomento di discussione di  molti allenatori e di addetti ai lavori..del resto come avviane nel calcio ..quando i risultati sono “leggeri” si tende sempre a trovare la soluzione magica e io non sono certo un mago..ma nessuno mi può pero impedire di dare un suggerimento a Malkovic, che non e’ una polemica verso quelle persone che seguono con entusiasmo il Blue TEAM, ma solo una considerazione, suggerisco quindi di valutare attentamente i giocatori e i loro risultati unitamente ad una ancor piu’ attenta valutazione dello Staff tecnico di supporto.

I Panthers ci hanno riportato con i piedi per terra, secondo te cosa abbiamo sbagliato

Abbiamo sbagliato 3 cose e quindi abbiamo perso, del resto se a due grandi cestisti dai 10 possibilità a testa di fare canestro, probabilmente se la giocano alla pari ma se a uno gli dai altri tre tiri in più e’ quasi certo che l’altro perde, noi abbiamo dato 3 tiri in piu’ al nostro avversario.

Il Running game è rimasto un pò a bocca asciutta, Binda una sola corsa per un primo down ma un TD, Palini non ha portato palle, Bonaparte ormai è un ricevitore, pensi che gli equilibri si sposteranno da qui a breve?

Sicuramente abbiamo sfruttato il nostro potenziale di terra al 30%, perche’ purtroppo ci siamo trovati subito a dover accelerare e recuperare, ma nessun equilibrio verrà spostato, Mattia ha fatto quello che poteva e che gli e’ stato concesso e Palini  ha fatto bene il suo lavoro, per quanto riguarda Bonaparte e’ in grado di giocare sia ricevitore che running back e a seconda delle situazioni verrà utilizzato a modo, mi spiace che Iannotta non si e’ potuto metter in evidenza, anche se negli special team si e’ comportato molto bene ma come dicevo prima i ragazzi faranno vedere grandi cose.

Quali sono le difese più forti contro le corse in Italia?

Penso che ogni difesa se coordinata in maniera corretta puo’ mettere in difficoltà il gioco di corsa in Italia il “materiale umano” e mi riferisco alle linee e’ molto ricercato, una buona linea di difesa pesante e veloce e’ sicuramente una spina nel fianco con qualsiasi difesa si mette in campo,quest’anno sarà curioso vedere le strategie dei vari Team, in quanto l’utilizzo di un solo americano ha sicuramente modificato gli assetti sia nel personale che nelle coperture certo, anche nelle migliori difese il varco esiste sempre le porte all’apparenza non sono tutte chiuse il bello (per quanto riguarda le strategie di corsa) e’ trovare quella che non e’ chiusa con la chiave.

I Dolphins sabato sera verranno a milano per cercare di portare via la vittoria, i ragazzi sono già pronti a reagire, come pensi che finirà questa sfida? La vittoria dello scorso anno ci lascia tranquilli?

I Dolphins sono i ben venuti nel porto di milano e sono anche piacevoli da vedere, ma da veri Marinai non possiamo permetterci di averli tra le nostre reti.
Il nostro morale e’ alto, i ragazzi hanno reagito subito in maniera positiva dopo la sconfitta e questo ha messo piu’ gasolio nei motori, abbiamo ancora tanto da far vedere e da dimostrare certo non si e’ mai tranquilli quando si fa una battuta di pesca, il mare ti riserva sempre delle sorprese, ma l’esperienza e’ fondamentale e noi ne abbiamo da vendere.

Una generazione di Polizzi, ora il tuo ragazzo è in forza alla squadra Flag Under 13, come lo vedi?

Questa domanda mi emoziona, Davide ha iniziato a seguirmi un paio di anni fa aiutava a portare l’acqua a preparare le borracce e a sistemare i palloni, insomma si dava un gran daffare, il Team lo ha sempre fatto sentire importante e di questo sono grato a tutti.
Poi finalmente si e’ appassionato anche al gioco, ed eccolo li con la palla ovale come il suo Papà, a breve indosserà la maglia dei SEAMEN con il nome Polizzi sulle spalle, sono fiero e contento il football e’ stato uno dei periodi piu’ belli della mia adolescenza e della mia vita spero che lui viva le mie stesse emozioni ed esperienze ultimamente inizia a chiedermi di voler andare a studiare negli stati uniti e se continua a crederci non gli mettero’ nessun bastone tra le ruote ha tanta strada da fare ma la voglia non gli manca.



Chi è la squadra favorita alla conquista del Superbowl XXXIV per te a parte i Seamen?

Sicuramente ancora Parma, ma come dicevo prima, e’ da vedere come si sono organizzate le squadre con la limitazione del giocatore USA, certo non ci nascondiamo dietro un dito, chi partecipa al campionato senza Americani avrà molte difficoltà ad arrivare fino in fondo, Ancona e Bolzano sono comunque sempre problematiche e bene organizzate, staremo a vedere.


il Palmares di Marco Polizzi
nato nel 1971

1987  Rams
1988  Rams
1989  Wasps
1990 Pythons
1991 Pythons (All Star game)
1992 Pythons (All Star game)
1993 Pythons Finalist U20
1993 ITALIA ( NATIONAL TEAM EUROPEI- TELGATE – Finalist )
1994 Rhinos
1995 Rhinos (finalist)
1996 ITALIA Lions Campionato Semi Pro FLE Federation League Of Europe (Finalist)
1998 Lions (Campione d’italia)
1999 Lions (campione d’italia)
1999 ITALIA (NATIONAL TEAM MONDIALI – Palermo -4° )
2000 Lions (campione d’italia)-(Campione d’Europa EURO BOWL -Amburgo)
2001 Lions (campione d’italia)-(Campione d’Europa EURO BOWL -Vienna)
2002 Lions (campione d’italia)-(Campione d’Europa EURO BOWL- Braunschweig  )
2003 Falcons
2008 Lions
2009 Lions
2010 Puma


martedì 11 marzo 2014

I Panthers sbancano il Vigorelli



Nulla di nuovo sotto il sole, pardon, sotto le luci del Vigorelli. I Panthers sono ancora proprietari del campionato italiano. Un messaggio lanciato forte e chiaro al termine del kick off classic, vinto dai ducali 48 a 27. La supremazia ostentata nel primo quarto, terminato 27 a 8, il primo touchdown arrivato su ritorno di kick off dopo soli 12 secondi di gara: tutto concorre a mettere in evidenza una superiorità che non toglie nulla alla buona volontà messa in campo dai padroni di casa, insufficiente però a colmare un divario che, per il momento, siamo solo all’inizio della stagione, è ancora consistente. I duemila appassionati che assiepavano le tribune di via Arona hanno assistito nella prima frazione di gioco a una vera galoppata messa in scena dagli emiliani capaci di colpire per quattro volte di fila. Alla meta iniziale di Tommaso Finadri si aggiungono infatti le marcature di Giacomo Bonanno, Massimiliano Trenti e dello stesso Tommaso Finadri, tutte su imbeccate aeree di Tommaso Monardi, prima che Jonathan Dally spezzi l’egemonia con una spettacolare meta su corsa. Nel secondo tempo si assiste ad un’altra partita complice il calo fisico e emotivo dei campioni d’Italia e alla contemporanea crescita dei Seamen che riescono finalmente a imbastire un attacco efficace andando a segno con Lorenzo Vezzoli, abile a convertire una sbracciata di Dally in sei punti. Il tempo di gioire, recuperare il pallone, credere nel miracolo che un fumble regala l’occasione a Jesse Paulsen di mettere in mostra le sue doti con un ritorno di 35 yarde che ristabilisce il divario di 19 punti (15-34). Nell’ultimo quarto si assiste al generoso tentativo di rimonta dei padroni di casa capaci di andare a segno prima con Gianluca Santagostino, 38 yarde di ricezione, poi con Mattia Binda, 4 yarde di guadagno su corsa. Tentativi inframezzati dalle puntuali risposte avversarie che portano la doppia firma di Alessandro Malpeli Avalli, la prima con una portata di 25 yarde , la seconda di 1. In sede di consuntivo va evidenziato come i meccanismi offensivi perfettamente oliati dei Panthers, tra le cui fila brillano sempre Tommaso Monardi, Alessandro Malpeli Avalli, ideale MVP del confronto e Tommaso Finadri, supportati da una linea di attacco che ha lasciato un tempo infinito al proprio quarter back per imbastire ogni azione, siano le armi vincenti di un team perfettamente affiatato. Tra le fila blue navy non tutto deve essere comunque buttato. Alle buone individualità, convincono in particolare i ricevitori che portano il nome di Gianluca, Sorteni e Santagostino e il defensive back Marco Aletti, autore di un intercetto e vari tackle, oltre che Dalton Hilliard, fisico e puntuale nei suoi interventi, non corrisponde per il momento un assetto di squadra che deve essere ancora perfezionato. L’occasione arriverà già sabato con i Dolphins Ancona, si gioca sempre al Vigorelli, in un match nel quale ai marinai sarà proibito sbagliare rotta. Ricordiamo che le immagini del kick off classic saranno diffuse giovedì sera, alle ore 23.00, da Rete 55 (canale 16 del digitale terrestre, streaming su www.rete55.tv)

Seamen Milano – Panthers Parma 27-48  ( 0-14 8-13 7-7 12-14)

1st Quarter

PAN TD Tommaso Finadri, kick-off return (Simone Alinovi kick is good)
PAN TD Giacomo Bonanno, 7 yd pass from Tommaso Monardi (Simone Alinovi kick is good)
2nd Quarter

PAN TD Massimiliano Trenti, 4 yd pass from Tommaso Monardi (Simone Alinovi kick is good)
PAN TD Tommaso Finadri, 30 yd pass from Tommaso Monardi (Simone Alinovi kick is no good)
SEA TD Jonathan Dally, 14 yd run (Gianluca Santagostino rush)
3rd Quarter

SEA TD Lorenzo Vezzoli, 12 yd pass from Jonathan Dally (Stefano Di Tunisi kick is good)
PAN TD Jesse Paulsen, 35 yd fumble return (Simone Alinovi kick is good)
4th Quarter

SEA TD Gianluca Santagostino, 38 yd pass from Jonathan Dally
PAN TD Alessandro Malpeli Avalli, 25 yd run (Simone Alinovi kick is good)
SEA TD Mattia Binda, 2 yd run
PAN TD Alessandro Malpeli Avalli, 1 yd run (Simone Alinovi kick is good)



sabato 8 marzo 2014

La replica allo Sconcerto della Fidaf

giusto per precisare la dichiarazione scritta da Marco Mutti in via originale era questa e rispondeva alla Intervista a Ivano Tira 

Clicca per leggerla 
 e qui quello trascritto per estrapolarne il senso da Giovanni Marino
ecco il testo originale
Che dire rileggere l’intervista e i commenti a due anni di distanza fa bene, grazie Joe!
Alla luce degli eventi possiamo dire che IFL è sul punto di morte, la FIDAF l’ha abbandonata e l’ha appiattita anziche usarla per far crescere il movimento, 


i Seamen derisi sono andati al super Bowl, 

Parma ha messo il 4 sigillo sui dieci augurati, 

non ci sono state promozioni, 

non ci sono state retrocessioni, nonostante la diminuzione a un solo americano anche per chi ha il QB italiano, ha invogliato “solo 4 squadre” e non i campioni di seconda divisione, le squadre da 12 nel 2012 a 8 nel 2013 e ritornano ora a 11 per scelta delle squadre IFL, 

le campagne acquisti vengono fatte con scambi di giocatori in prestito o con i ragazzi con il loro cartellino in mano,

i budget da 200 o 150 mila euro si sono dimezzati, 

ma udite udite, gli spalti si riempiono anche per partite di Cif9, 

la burocrazia sta prendendo sempre piu piede anche in questa FIDAF, 

è sparito il Magazine e ognuno fa in casa quello che è meglio, con la Fidaf a mandare scarni comunicati stampa una volta alla settimana,

post europei di sponsor non se ne vede l’ombra, l’ufficio Marketing di FIDAF non è riuscito a capitalizzare nulla, tutto è stato lasciato sulle spalle di chi li ha organizzati, velocissimi però a prendersene i meriti, chi ha lavorato giorno e notte per mesi, e ci ha rimesso pure, non è stato insignito nemmeno di una medaglietta al valore, e il Presidente di tale Federazione, caspita quello si che è un vero Presidente, (qui effettivamente si è usato le parole sbagliate)  in quattordici mesi, ha fatto un’intervista su sky, peraltro invitata dagli organizzatori, durante gli europei, e un’intervista a te JOE, dove annunciava un ingaggio a Tebow, bufala incommensurabile dove alla fine l’ironia è finita solo sulle spalle dei Seamen e il Presidente non si è degnato nemmeno di dire che non è stata accettata, o vista, per il resto nei 10 verbali il presidente è sempre stato assente incluso il vicepresidente per assurdo anche nella trasferta di tutto il consiglio a Palermo dove però abbiamo potuto ammirare il pranzo con gamberi freschi, i viaggi in Usa si sono susseguiti, i contatti commerciali si sono creati ma, guardacaso, grazie a Enrico Mambelli, il presidente che si doveva avere ma che è stato cassato, guarda un pò anche da TIra, nulla è stato fatto, abbiamo collezionato, palanche di figure di Palta, ma abbiamo preso un grande coach, obbiettivo del programma di Mambelli, peccato che sia stato affiancato dagli amici degli amici, senza dargli la possibilità di conoscere chi d’altro c’è nel panorama del Football Italico, e poterlo far scegliere,


Nel 2015 si organizzeranno i campionati europei giovanili, con queste problematiche chi si prenderà il carico?


campionato Flag, cavallo di battaglia di questo consiglio anche qui pochissime le squadre coinvolte, 17 under 15 e solo 7 in Under 13, nel primo campionato 13 squadre del Nord e 4 del Sud, nel secondo 6 squadre al Nord e 1 a Grosseto (centro Nord) nella riunione si approvano le finali a Taranto, per dare lustro al Sud almeno in questo, e dare un po di visibilità a chi da anni investe subendo, morale i rumors dicono che le finali si faranno a Viterbo, a VITERBO? Nessuna squadra nel Lazio nessuna, un pò come la voglia di fare le finali europee a Pesaro per rilanciare la scuola flag, base di introduzione al football, morale Pesaro non ha anche quest’anno, nessuna squadra che partecipa ai campionati Flag! 

Ora Ivano arrabbiarsi perchè il mondo gira va bene, ma arrabbiamoci anche quando gira per versi non normali, andiamo avanti cosi a colpi di scure, di denuncie a commissioni disciplinari, a giudici federali, poi non si lamentino che il primo “pirla” che inventi una nuova federazione veda trasferire le squadre nel suo campionato, qui ci si riempie la bocca di regolamenti, di adempimenti, 

ultimo esempio prendere un ragazzo che vuol fare l’arbitro per guadagnare due soldi e che i due soldi non ha per fare la visita medica, GLI VANNO A FARE UN CONTROLLO PER VERIFICARE SE LA VISITA MEDICA E’ FALSA, quando i 6 anni non ne hanno mai controllata una? E Solo perchè sto ragazzo si chiama Marco Bozzarini, ragazzo che rompe i maroni e fa il Grillino del football? 

Ecco qui abbiamo toccato il fondo, ci sono altre motivazioni che portano a disinnamorarsi di questo sport o a prendere nel prossimo futuro scelte drastiche, ma nel frattempo godiamoci questo campionato, e speriamo che sia la volta buona per vedere pubblico sugli spalti, e giornalisti che parlino dei risultati ottenuti e del Football che cresca nuove leve, o no?

a distanza di due settimane ditemi cosa è stato comunicato se non uno "Sconcerto e disappunto" 

Vorrei avere una contro risposta sul discorso Tebow e la copia della lettera di offerta inviata visto che non l'ho mai vista ne avallata anche attribuendomela 

Insomma non vedo cosa o come 

venerdì 7 marzo 2014

"SI PARTE PER UN NUOVO VIAGGIO" PARLA MARCO MUTTI



Marco Mutti, 52 anni, una passione per il football e per il Blue Navy. A 19 anni è uno dei fondatori dei Seamen e dal 31 marzo 2009, giorno della rifondazione, viene eletto presidente dei Seamen e oggi è al terzo mandato.

Seamen da sempre, capitano prima e Presidente oggi.

Innanzitutto mi chiamo Marco, presidenti sono altri, io sono un appassionato, tifoso e mi sento piu il Capitano dei miei Seamen che il Presidente. Un ruolo che mi lusinga, ma che alla fine mi chiude in quello che è la passione per la squadra, e per le soddisfazioni che ci regala.

Raccontaci la tua carriera da giocatore e quando ti hanno dato la fascia di capitano.

Ero un giocatore mediocre. Nel 1981 ho iniziato da tight end e, a forza di hamburger, patatine e palestra sono passato da 82 chili a 110 e da quel momento mi sono spostato in linea d'attacco, prima tackle e poi centro. Nel 1985 mi hanno detto "Marco Speaking Captain" e da allora non ho più mollato la fascia, almeno nel cuore. Poi  nel 1987, tornato da militare, dove comunque non ho mai perso una partita, e dopo aver perso 12 chili, Vic Dasaro mi ha ridato la posizione di tight end, che sentivo particolarmente. Quell'anno fu fantastico, arrivammo al Super Bowl di Rimini con Bruce Malpica, coppa QB, ma fu l'anno di Frasco e a 40 secondi dalla fine salutammo il Super Bowl contro i Frogs 27 a 24, ma la soddisfazione più grande fu la chiamata con il Blue Team in Finlandia con un gruppo magico di atleti e un'alchimia unica. Diventammo campioni d'Europa contro la Germania, addirittura da starter! Un sogno, il secondo Super Bowl nell'89 a Parma, l'addio dei Seamen nel '90 dopo ben 117 partite con solo una saltata. Passai nel 1992 con i Pharaones, Blue anche loro, e finalmente vinsi un Super Bowl con head coach Gigi Bravin e miei compagni Luca Bellora e Paolo Mutti, con loro anche in Finlandia, e con loro al Super Bowl lo scorso anno.

Perchè ancora Seamen dopo 19 anni?

Non so perchè, ma è venuto spontaneo dopo una cena "amarcord" da Gunnar Cautero grazie a Facebook. Era il 23 dicembre 2008, eravamo una trentina e li nasce l'idea di trasmettere i valori del football che ci avevano legato e da li la voglia di creare di nuovo, dalla filosofia del mare, i Seamen, anche se potevamo chiamarla in modi diversi. Eravamo quasi tutti reduci da altri team, ma i Seamen erano il gruppo che ci accomunava, e così, il 31 marzo 2009, da Pane e Farina, locale dove naquero i primi Seamen, ci ritroviamo e mettiamo la firma sul documento che da il via alla nuova società, con uomini diversi, ma con la passione immutata, e mi fanno Presidente.

In cinque anni dalla Flag al Super Bowl.

Ebbene si, i primi passi fatti al Forza e Coraggio, con 10 ragazzi che facevano Flag, tutti figli di amici, e poi la voglia di sentire il rumore dei caschi, e da li il camp con Lou Buschi che arriva Milano insieme a Joe Knoll. Imbastiamo una squadra sulle fondamenta degli Unni, la squadra che Vismara aveva portato a vincere il campionato Under 17 l'anno prima, 23 ragazzi iniziano il campionato Under 18 a ottobre 2009, da allora è successo di tutto, 4 scudetti giovanili, un campionato Lenaf con scapoli e ammogliati in squadra, un gran record, lo 0/8 non proprio da invidiare, ma fu una grande esperienza, e poi il salto in IFL, perchè eravamo sicuri che li era il nostro posto, un gruppo di soci fantastico, un gruppo di giocatori che ogni giorno si ampliava e modificava. Poi, dopo la sconfitta contro i Warriors, ecco la vittoria contro i Rhinos nel Derby per 33 a 31, indimenticabile. Andammo sul 3/1 e nessuno sembrava fermarci, poi invece un bel 0/5 e ritornammo con i piedi per terra. L'anno successivo 0/3 e poi ancora la sconfitta 34 a 33 contro i Rhinos e fu la partita piu drammatica della  mia vita, un pò per la sconfitta, ma soprattutto per la perdita di Joe Avezzano quattro giorni dopo. Da quel momento la consapevolezza del gruppo è cambiata, si è cementato uno spirito di squadra fantastico, fino al Super Bowl dello scorso anno, raggiunto con i denti e le unghie, perso, ma con il sorriso sulle labbra.

Parte il campionato 2014, con che ambizioni?

Le stesse dello scorso anno, si gioca partita per partita con la voglia di vincerle tutte, e tirare fuori il massimo ogni volta da questo gruppo magico di ragazzi, che continuo a ringraziare per la forza, la passione e la dedizione. Sarà un anno sicuramente divertente e carico di aspettative, i due ragazzi che quest'anno ci aiutano sono completi, possono giocare attacco e difesa entrambi. Dally è uno scramble quarterback e anche un grande running back, le sue option sono esattamente quello che cercavamo, completamente diverso da Jordan, un tipo di giocatore "tutto braccio". Invece Hilliard è un safety velocissimo e punitivo, oltre a essere un running back potentissimo, i suoi 4.4" sulle 40 yard si vedono e si sentono. Poi abbiamo come starter solo cinque ragazzi in attacco e cinque in difesa rispetto allo scorso anno per cui tutto modificato.

Campagna aquisti imponente quest'anno.

Direi campagna di adesione al progetto piu che campagna acquisti. Il lavoro dei coach e di Tato Zamichieli è stato certosino, trovare i ragazzi giusti che si inserissero nel nostro sistema e nella nostra mentalità senza subire sconquassi. Posso dire che mi sembra di conoscere i nuovi arrivati da sempre, sono entrati con umiltà e passione e sono stati accolti con umiltà e passione, parliamo tutti la stessa lingua e tutti abbiamo la stessa filosofia, ora tocca a noi far vedere quanto valiamo, soprattutto a noi stessi. Ci sarà un americano in meno in campo, ma la crescita di tasso atletico e tecnico costruito con il nostro coaching staff, in questi cinque mesi, è stato impressionante. L'inserimento di Maurizio Colombo, Luca Bellora, Mauro Salvemini in un coaching staff collaudato e piu che rodato ha dato ancora di piu entusiasmo al gruppo. Massimo D'Alessandra è il 14° coach di una squadra che deve essere guidata da un direttore d'orchestra, e Paolo è sicuramente all'altezza, magari non con l'esperienza di Papoccia, ma è un passionario del football e insieme a Gigi Bravin, a Luca Lorandi e Maurizio Colombo, che oltre alle capacità hanno un cuore enorme.

La IFL in crescita di squadre e di interesse.

La prima divisione è da sempre la cartina tornasole degli sport, aver scelto di passare da 2 giocatori USA in campo ad uno solo voleva essere un piccolo incentivo per chi voleva confrontarsi in un campionato con giocatori americani. Uno in campo è troppo poco per capire se il livello atletico e spettacolare rimane invariato. Sicuramente si è data una risposta a chi non voleva i punteggi terminare 78 a 64, ma nemmeno lasciarli sullo 0 a 0; il compromesso di quest'anno metterà alla luce tanti talenti italiani. Sono però contro l'appiattimento verso il basso, il football deve avere stadi adeguati e il contorno per crescere, dobbiamo essere tutti all'altezza delle richieste degli spettatori, e se ci riusciamo...

Cosa ti aspetti sabato sera per il kick-off?

Lo stesso pubblico di cinque mesi fa, nella finale dell'Italia contro la Danimarca agli Europei. Lo stesso spettacolo, lo stesso feeling tra atleti e pubblico. Sarà una bella serata, prevista anche calda, la festa delle donne farà il suo contorno con le nostre Cheer che verranno premiate per la vittoria ai Nazionali di Bologna. Insomma mi auguro che tutto fili per il verso giusto e che sia questa una partita che faccia innamorare il pubblico per quello che, secondo me è, lo sport più bello al mondo.









mercoledì 5 marzo 2014

TATO ZAMICHIELI: "IL DIRETTORE"




Tato Zamichieli, una vita nel football, due splendidi figli, offensive lineman nei Frogs Campioni d'Italia e d'Europa, allenatore in tante squadre e, quattro anni fa, capo allenatore dei Rhinos e poi dei Mastini di Verona. Dal 2013 Direttore Sportivo dei Seamen.

Secondo anno da Direttore Sportivo dei Seamen, nel primo anno il Super Bowl, per il secondo anno che aspettative ha?

Migliorare rispetto all anno precedente. Non è cosa facile, ma è sempre stata una mia prerogativa di vita. Ogni anno lavorare per migliorare. Nello sport, nel lavoro e nella vita di tutti i giorni. Migliorare anche di poco ma migliorare. Contribuire ancora di più al successo della mia squadra aiutando i coach, i nostri giocatori e tutto lo staff dei Seamen in ogni momento, mettendo a disposizione la mia persona, conoscenze ed esperienza.

Dopo una vita ad allenare, il ruolo di dirigente le va stretto o è un ruolo che le piace?

Mi piace moltissimo. Mi era stato proposto più volte e lo avevo sempre rifiutato. Ho accettato in quanto nei Seamen sembrava il ruolo disponibile più adatto alle mie caratteristiche, poi alcuni seri problemi familiari mi hanno obbligato a non poter più ricoprire ruoli da allenatore e così ho accettato con entusiasmo e come mio primo anno non poteva andare meglio! Poi, sinceramente, conto quanto prima di ritornare ad allenare. Amo fare l' allenatore e mi sento ancora troppo giovane per smettere definitivamente di farlo.




Due parole sull'ambiente che si è creato nei Seamen in questi anni.

L'ambiente Seamen è perfetto per giocare a football, per allenarsi e crescere con umiltà. Una solida intelaiatura di ragazzi giovani, provenienti dalle plurititolate giovanili dei Seamen, garantisce una freschezza e un ambiente sano, umile e propenso al lavoro. I giocatori veterani ben si inseriscono, motivati nell' avere a fianco giovani di valore. Gli allenatori sono ottime persone con esperienze sui campi di football ineguagliabili. Tanti campioni oggi allenano i Seamen con l' unico obiettivo di formare e creare nuovi campioni e, inutile nasconderlo, riportare un titolo a Milano dopo tantissimi anni. Non sappiamo esattamente quando accadrà (speriamo il prima possibile), ma di una cosa siamo certi: lavorando così, accadrà.

Tanti amici e tanta passione, un giudizio sul coaching staff?

Come dicevo, gli allenatori dei Seamen sono merce rara nel mondo del football. Ex pluri campioni d' Italia e d' Europa, ex professionisti (Paolo Mutti e Luca Bellora), uomini animati da una passione e competenza unica. Dopo gli allenamenti mi è capitato, molto spesso, di passare ore a discutere con loro di cosa poter migliorare e di ogni singolo nostro giocatore per capire come fare ad ottenere il meglio da lui. Persone mai stanche di cercare, insieme, il modo di far funzionare al meglio la nostra squadra. In ultimo, oggi tanti ex Frogs (io compreso) stanno lavorando con forza e passione al fianco di tanti vecchi Seamen, all' epoca acerrimi rivali, per costruire un programma vincente. Credo che i vecchi Seamen uniti ai vecchi Frogs ce la possano fare.

L'organizzazione è sempre migliorabile, ma i ragazzi che oggi calcano il campo stanno facendo i miglioramenti sperati?

Si, migliorano. Noi fatichiamo a comprendere queste nuove generazioni in quanto ai nostri tempi (anni '80 e '90) il football veniva prima di  tutto, prima dello studio, della fidanzata, della discoteca. Oggi è molto diverso, ma sinceramente stimo questa nuova generazione, va allenata in modo diverso, richiede più fatica psicologica, ma se allenata a dovere, migliora eccome.

La passione che ha per questo sport traspare negli speach alla squadra, quanto è importante la motivazione del team nel football?

La motivazione nel football vale per un buon 60% per avere un campionato vincente. Chi mi ha visto all' opera come allenatore sa che io cerco le vittorie più nella motivazione che nei playbook. Se non si riescono a dare i giusti stimoli e le giuste motivazioni, la migliore squadra può facilmente fallire. Spesso nel football (a me capitava molto spesso) ti trovi di fronte un avversario, più grosso di te, forte e cattivo pronto a schiacciarti in ogni singola azione e lì,  non vi è tecnica o schema che serva. Devi essere motivato a batterti, a dare il tuo meglio, a soffrire e, alla fine, come per incanto, scopri che puoi vincere.

I Seamen quest'anno sono migliorati ulteriormente, oltre all'iniezione di giovani, ci sono arrivi "pesanti", il tutto grazie anche al suo lavoro. Come vede l'inserimento di questi ragazzi nell'organico già forte di una partecipazione al Super Bowl?

Benissimo. Quanto ho detto prima evidenzia quanto sia facile inserirsi nel gruppo Seamen, a patto di lavorare con umiltà per il massimo obiettivo, in silenzio, solo allenandosi e faticando. Non ce lo diciamo mai, ma noi tutti sappiamo dove vogliamo arrivare.

Parma è veramente irraggiungibile?

No, da head coach dei Rhinos ho già avuto l'occasione  di batterli in casa loro. Sono molto bravi, eseguono tutto quasi alla perfezione, sono da anni campioni d'Italia e nell ultimo Super Bowl ci hanno nettamente battuti, ma non sono imbattibili, non sono quella macchina da guerra che sono stati per 10 anni i Lions Bergamo che ti sovrastavano fisicamente e tecnicamente. Parma è un forte avversario, da rispettare al massimo, ma assolutamente battibile.

L'alchimia che si è creata negli spogliatoi può essere la carta vincente in campo?

Credo sia ancora migliorabile, ma sicuramente lo spogliatoio farà la differenza fra le nostre vittorie e le nostre sconfitte.

Vede un suo ritorno in sideline nei prossimi anni?

Assolutamente si. Nel 2015 o 2016 sicuramente mi riprenderò il ruolo che amo di più nel football. Quello di un condottiero che vuole portare i suoi uomini alla vittoria  e che è disposto a dare tutto sè stesso per farcela.

Per ultimo, un giudzio su Jonathan Dally e Dalton Hilliard?

Sono ragazzi che seguo da anni. Jonathan Dally ho iniziato a seguirlo nel 2007 quando mi sono accorto di questo piccolo quarterback (per gli standard attuali) che faceva impazzire le difese guidando l'attacco dell' università californiana di Sant Luis Obispo. Correva da quarterback oltre 700 yard a stagione! E nel 2008 è stato il miglior quarterback anche sui lanci in tutti gli Stati Uniti in division I NCAA. La prima volta mi ha detto " coach non vengo ", quando ero ai Rhinos Milano. Poi è venuto l'anno dopo, ma io non ero più allenatore ai Rhinos. Poi due anni in Austria, dove nel 2013 è stato il miglior quarteback della lega.
Dalton lo seguivo da tre anni. UCLA è stata la prima università nella quale ho passato il mio primo camp di football ad agosto per migliorare le mie conoscenze da allenatore. Adoro UCLA e prendere Dalton che è stato a più riprese titolare come free safety, strong safety e linebacker mi inorgoglisce tantissimo. Un grande giocatore da una grande università. Finisco dicendo che chiunque abbia visto Jonathan e Dalton ha già capito quanto questi due forti giocatori di football abbiano legato fra loro e come sembra facciano parte dei Seamen non da un mese, ma da anni. Jonathan e Dalton sono due campioni, umili e bravi, tocca a NOI fare il resto con il loro aiuto.

FORZA SEAMEN!! Soffriamo insieme per la massima posta in gioco, io sarò sempre al vostro fianco e non cederò di un passo.