IL BLOG UFFICIALE DEI SEAMEN MILANO

giovedì 27 febbraio 2014

L'INNO DEI SEAMEN: FABIO ROKKER SI RACCONTA


Fabio Rokker, all'anagrafe Fabio Musetti, 42 Anni, voce e chitarra ritmica dei Xfect Wave e degli F & M, Lavora in Una grossa Società di telecomunicazioni, abita e vive a Milano da Sempre.





Sei la voce dei Xfect wave iniziamo dal nome del gruppo in sintonia con i Seamen

Parlando dei Xfect Wave, da leggersi Perfect Wave, il nome è nato dopo un brainstorming in un pub con tutta la band, avevamo tutti varie proposte, e fra discussioni e votazioni varie alla fine è uscito Perfect Wave, peraltro scritta che Gilberto, il batterista, aveva sulla maglia.
Essendo un nome molto comune in rete, soprattutto fra i negozi di tavole da surf in California abbiamo cambiato la grafia in Xfect Wave, con una pronuncia che richiama le origini italiane della band (sappiamo bene che per gli anglofoni X non si legge PER).
La sintonia fra l'onda perfetta ed i marinai non poteva che essere di buon auspicio per la nostra collaborazione!
Per concludere il discorso band ricordo Alberto, il bassista e in pratica fondatore della band con Alessandro e Paolo che ci hanno lasciato, poi Dave alla chitarra, e Mino altra chitarra che si è aggiunto a fine estate alla formazione.

Come nasce il tuo amore per il football e per i nostri colori?
L'amore per il football nasce, come credo per molti, negli anni '80, i media sono un gran veicolo promozionale, e la TV in quegli anni passava molto NFL, come non innamorarsi?
I Seamen arrivano nella seconda metà degli anni '80, un amico delle superiori stava provando con le giovanili, e ovviamente quando fra tutti gli altri che non parlano altro che di calcio trovi uno che parla la tua stessa lingua il dialogo è molto più facile, così mi sono fatto coinvolgere.
Purtroppo la mia avventura è durata poco, causa impegni scolastici e disguidi organizzativi con l'allora segreteria del team ci siamo persi, ma quei mesi mi hanno segnato verso i colori Blue Navy, un ambiente ed uno spogliatoio bellissimi da quello che ricordo a 25 anni di distanza!!!

Da quando hai iniziato a pensare all'inno dei Seamen?  
L'idea dell'inno mi è venuta poco dopo che ho saputo che i Seamen erano tornati, e che ho cominciato a leggere qualche cosa in giro e soprattutto sulla rete, che so che è stata fondamentale per la rinascita, o almeno questo è quello che narra la leggenda e che ho letto in giro. Rileggo le mail che ci siamo scambiati io ed il presidente, la prima è del 14 marzo 2011!!! Io in pratica ho ritrovato la squadra nel 2010, un anno dopo la rifondazione, il tempo di rivedere lo stesso entusiasmo e la stessa voglia che avevo visto negli anni '80 ed ecco che ho voluto in qualche modo tornare a fare parte del gruppo in maniera attiva. Il tempo di gestazione dell'inno invece è legato ad altri fattori, primo fra tutti nel 2011 stavamo registrando e chiudendo il primo album con i Xfect Wave (album appunto chiamato "Perfect Wave"), è stato per noi un grosso lavoro, ed ha visto la luce a maggio 2012. Altra questione invece la stesura. Scrivere un inno, per una squadra che tifi, e per di più una squadra di Football, non può certo essere sullo stile di un "Pazza Inter amala"!!!! E no, io volevo fare un inno e scendere in campo con i ragazzi e urlarlo, mi vedevo già la defensive line caricarmi a bordo campo del Vigorelli, e avrebbero avuto ragione!!! Nel pensare di essere parte di un gruppo, e voler rendere partecipe il pubblico, ho pensato a una frase sola... WE ARE THE ONE, ed il resto è venuto da se... dopo 2 anni!!! Un piccolo chiarimento sul titolo del pezzo, visto che alcuni hanno posto il dubbio se non fosse corretto WE ARE THE ONES, al plurale: il concetto che volevo esprimere era di un'entità unica, dove tutti appunto si riconoscono, unica perché è un team, unica in quanto non replicabile, unica perché così non ce ne sono altre, ONE. ONES sarebbe diventato troppo generico, e poi ONE è il numero UNO!!! In ogni caso non posso che ringraziare Marco, perché sei stato disponibile fin da subito, ha aspettato senza mandarci al diavolo, e quando a dicembre dell'anno scorso gli ho presentato una bozza del brano l'ha subito promosso e mandato al Vigorelli per la finale youth del 22 dicembre dove io ero fra gli spalti a sostenere i ragazzi. Immagino che ci fosse anche il timore di dover aspettare altri 2 anni prima di avere una nuova versione :)


Cosa pensi della squadra che sarà in campo l'8 marzo al Vigorelli? 
La squadra mi piace molto, a mio avviso ha un bel mix di esperienza e giovani che ho visto appunto pochi mesi fa davvero molto promettenti, fra l'altro la scuola Seamen credo sia un'elite in Italia.
Ho sentito qualcuno parlare di "rifondazione" visti i vari nuovi innesti, ma concordo con quanto risposto dall'Head Coach Paolo Mutti, il team c'è ed è organizzato, chi entra non deve far altro che inserirsi in un macchinario già rodato e metterci la sua intelligenza ed il suo spirito per fare un ulteriore salto di qualità.
I ragazzi l'anno scorso sono arrivati fino in fondo, quando sei al top migliorarti richiede molto più impegno e fatica perché parti già da un gradino molto in alto, ma questo credo sia solo un bene.

Quest'anno ti aspettiamo per un live concert al vigorelli quando pensi sia il momento migliore? 
Accidenti sarebbe davvero un sogno suonare al Vigorelli per caricare i ragazzi e i tifosi sugli spalti, stiamo già discutendo della questione, gli unici "problemi" sono di carattere tecnico, una esibizione live durante una partita penso possa trovare spazio solo durante la pausa fra primo e secondo tempo, ed eventualmente a inizio partita, quindi si parla di 15/30 minuti di esibizione, ma che richiedono la stessa preparazione di un concerto intero, ed oltre a questo dobbiamo capire bene come usare gli impianti del Vigorelli per rendere il tutto fattibile senza dover portare muri di amplificatori che renderebbero irrealizzabile il tutto. Ci stiamo ragionando, qualche cosa sono sicuro che ci inventeremo, la buona volontà c'è da parte di tutti, e questa è sempre una bella sensazione.


Il football e' uno sport semplice per chi lo conosce e impossibile per altri tu come lo giudichi? 
Credo che spesso le persone si facciano intimorire da quello che non conoscono, e vale un po' per tutto. Amando questo sport mi cimento anche con giochi da tavolo o videogiochi sul tema, e coinvolgo ovviamente i miei amici. Trovandosi in un contesto più interattivo rispetto ad una partita da guardare e basta si sciolgono le barriere della diffidenza e aumenta la concentrazione, così scoprono come prima cosa la semplicità del guadagnare 10 yard in 4 tentativi, concetto che per un neofita è già fuori dal comune. E poi piano piano scoprono quanto sia tattico e strategico il gioco, a partire dalle scelte che ogni coach fa su ogni azione, a volte quasi come un giocatore di poker, bluffando, e arrivando a capire la gestione del tempo, fondamentale in una partita.

Il tuo sogno nel cassetto come artista?  
Io vivo alla giornata, e mi piace fare sogni raggiungibili, toglierli dal cassetto, mettermeli in tasca, e riempire di nuovo il cassetto.
Io avevo il sogno di fare il vostro inno, ed ora l'ho fatto, ora ho quello di suonare al Vigorelli, e ci sto lavorando, mi piacerebbe davvero tanto se WE ARE THE ONE potesse diventare un pezzo da heavy rotation in radio e portare per luce riflessa una maggiore attenzione anche sui Seamen, questo mi piacerebbe davvero molto.


Un saluto alla squadra?  
Ragazzi, un grosso in bocca al lupo, io l'8 marzo sarò con voi, mi porto la donna, la bimba (perché il football è uno sport per famiglie, come ci insegnano dagli USA), tutti quelli della band che non sono bloccati al lavoro e amici al seguito, noi siamo carichi, e vogliamo vedervi ancora più carichi di noi.
Saremo con il pubblico a guidare il dodicesimo uomo, perché il team siete voi sul campo ma anche noi sugli spalti!!! WE ARE THE ONE!!!



mercoledì 26 febbraio 2014

LUCA BELLORA, DOPO 30 ANNI DI CARRIERA, INIZIA L'AVVENTURA IN SIDELINE





Dopo 30 anni di carriera, Luca Bellora inizia quella da coach, quali sono le sensazioni di questi 5 mesi da allenatore? 

Piano piano. Sono un assistente allenatore (ride ndr). Altri imput, altri compiti, mi sentivo meglio più come soldato che esegue che come caporale che ordina, ci sto provando e spero di far bene, saranno gli altri poi a giudicarmi, è chiaro che non sempre giocare e insegnare vadano di pari passo, le emozioni si, ci sono e sono diverse sia chiaro e vanno in crescendo anche con i risultati, che mi auguro verranno.

Ti sei preso carico della linea di difesa e soprattutto della preparazione atletica, fondamentale per la preseason. Tanto crossfit e soprattutto tanta tecnica, che miglioramenti hai visto?

Preparazione off season di tutto rispetto, Annoni ha fatto un ottimo lavoro, e non avevo dubbi "vecchio leone", con le linee abbiamo inserito dei circuiti  che riproducono movimenti e sforzi pressoché simili al nostro sport quindi direi più funcional e training che crossfit, per la tecnica abbiamo rivisto tanto e ripetuto molto per memorizzare movimenti base che a volte vengono dimenticati nell'enfasi del gioco. Vedremo se poi sono serviti ,molto presto.

una linea di difesa di peso, dopo Luca Cova con i suoi 160 chili ecco anche Massimiliano Cipolla con i suoi 140 si parte bene con i due innesti" 

Cova è "tanta roba" mi darà tante soddisfazioni il bimbo, mentre Cipolla è stata una mia richiesta appoggiata a pieni voti anche in virtù di qualche infortunio non previsto, poi lo spostamento di qualche atleta in ruoli diversi dell'anno passato, che  spero sorprenderanno in positivo, siamo pronti."

I Panthers sono l'obbiettivo ma gli altri? chi temi di più? " temo i Seamen perché riconfermarsi sarà la cosa più difficile"

Abbiamo un roster importante, tanti nuovi arrivi, e tanto talento, i nuovi arrivi sono importanti perché danno stimoli e motivazioni, alcuni  sono miei ex compagni di squadra li conosco e sono di assoluto valore, per altri ci siamo incontrati solo sui campi di gioco, ma la cosa che ci accomuna tutti è la voglia e l'amore per questo sport, e in più Jonathan e Dalton, di cui non dico nulla li vedremo in azione e poi faremo le dovute considerazioni."




La tua esperienza in Italia ce l'hanno in pochi, come vedi il prossimo campionato? 

Sicuramente  la formula di quest'anno è la più giusta, l 'anno passato dove 6 squadre su 8 andavano ai playoff, quest'anno su 11 solo e giustamente 4 dando più credibilità alla regular season, l'anno passato si giocava a non arrivare ultimi. Per il resto poi tante chiacchiere come sempre, che devono lasciare posto ai fatti.

è la prima volta che il campionato di serie A, ha solo un americano in campo, temi un'involuzione o maggiore responsabilità per i giocatori Italiani?    

Da quando gioco ho visto cambiamenti di tutti i tipi da quando il QB non poteva essere americano, regola elusa, a oggi appunto, bisognerà semplicemente adattarsi e poi diventerà  una cosa normale. Temo per gli attacchi un po' più prevedibili e per lo spettacolo più contenuto. Vero problema invece è a livello Europeo dove questi limiti ci ostacoleranno per riaffacciarci nell'elite del football

La linea di attacco di Parma è secondo tutti la migliore del panorama Italiano, sarà il punto di forza dell'attacco di Monardi e delle corse di Malpeli, sarà difficile fermarli o impossibile?       

effettivamente si sono aggiunti giocatori di grande livello nelle loro file, le difficoltà aumenteranno sicuramente, noi abbiamo fatto un buon lavoro le alchimie poi faranno la differenza, nulla è impossibile soprattutto nello sport, il sistema Panthers funziona da anni e bene, sarà dura ma non diamo nulla per scontato.

Tu e Mauro Salvemini, due colonne del Football Italiano ora in Side Line, due uomini spogliatoio, come stanno reagendo i vostri ragazzi a vedervi in side line anziche in campo 

Direi bene io e Mauro siamo prima di tutto due grandi amici e questo ci permette di essere più vicini anche fuori dal campo, e abbiamo più tempo per occuparci di football, dopo di che essendo fino a poco tempo fà dei players forse ci sembra di essere più vicini ai giocatori nei modi e nei pensieri. Siamo comunque molto esigenti , soprattutto per quanto riguarda le presenze all'allenamento e a parte qualche malato immaginario i ragazzi rispondono bene."

Qualcuno dice "finalmente ha smesso" in breve cosa ne pensi della regola no Over 48? 

Penso che sia una regola discriminante,e assurda, devono essere l'idoneità psicofisica del medico e il campo a decidere la fine di un atleta, tanto più che è un limite presente solo in Italia ,infatti posso giocare ovunque meno che nel mio paese, vedremo gli sviluppi, intanto ho fatto opposizione alla regola aspetto fiducioso in un cambiamento."



quindi finito il campionato ti rimetterai il casco?  

Se il mio ricorso per giocare in Italia  non andrà a buon fine, ho già un paio di offerte per andare a giocare in Germania in prima divisione , e se il mio stato di forma me lo permetterà  nel mese di luglio, quindi a  loro metà campionato ci andró ,preferisco  peró non dire il team per ora




di seguito il Palmares di Luca Bellora

1983...........finale under 21 con i frogs busto-bobcats parma 0-21
1984 CAMPIONE D ITALIA con i FROGS BUSTO-warriors bologna 16-6
1985...........semifinale con i frogs busto-angels pesaro 12-13
1985...........finale canpionato d europa per nazioni con l’italia-finlandia 2-13
1986...........quarti di finale con i frogs busto-jets bolzano 14-26
1987 CAMPIONE D ITALIA con i FROGS LEGNANO-seamen milano 27-24
1987 CAMPIONE D EUROPA con l ITALIA-GERMANIA 24-22
1988...........semifinale eurobowl con i frogs legnano-roster helsinki 33-35
1988...........quarti di finale con i jets bolzano-frogs legnano 0-28
1989 CAMPIONE D ITALIA con i FROGS LEGNANO-seamen milano 39-33
1989 CAMPIONE D EUROPA con i FROGS LEGNANO-crusaiders amsterdam 27-23
1990...........finale con i frogs LEGNANO-rhinos milano 6-33
1990...........finale eurobowl con i frogs legnano-spartan manchester 22-34
1991...........semifinale con i Pharaones garbagnate-giaguari torino 6-36
1992 CAMPIONE D ITALIA con i PHARAONES GARBAGNATE-lions bergamo 35-25
1992...........quarti di finale eurobowl con i pharaones-raiders den hag 34-36
1993...........finale con i rhinos milano-frogs legnano 27-37
1993 CAMPIONE DI GERMANIA con i COWBOYS MUNICH-cocodriles cologne 42-36
1993...........finale canpionato d europa per nazioni con l italia-fillandia 7-17 
1995...........semifinale winter league football a 8 con i kings gallarate-bengals brescia 40-46
1995...........finale E.F.L con lions bergamo-stockolm nord viking 35-43
1996...........semifinali con i lions bergamo-gladiatori roma 20-35
1997 CAMPIONE NFL EUROPE con i DRAGONS BARCCELLONA- rhine fire dusseldorf 38-24
1998............german league semifinale con i cocodriles cologne-lions braunschweig
1999 CAMPIONE D ITALIA con i LIONS BERGAMO-giants bolzano 49-14
1999............quarto posto con l italia alla prima edizione world cup a palermo
2000 CAMPIONE CHIAMPIONS LEAGUE con i lions bergamo- stockolm gren machine 35-10
2000 CAMPIONE D EUROPA con i LIONS BERGAMO-blue devils amburgo 42-20
2000 CAMPIONE D ITALIA con i LIONS BERGAMO-giants bolzano 49-27
2001 CAMPIONE D EUROPA con i LIONS BERGAMO-vikings vienna 28-11
2001 CAMPIONE D ITALIA con i LIONS BERGAMO-dolphins ancona 30-24
2002 CAMPIONE D EUROPA con i LIONS BERGAMO-lions braunschweig 27-20
2002 CAMPIONE D ITALIA con i LIONS BERGAMO-dolphins ancona 21-14
2003............semifinale eurobowl con i lions bergamo-vikings vienna 20-53
2003 CAMPIONE D ITALIA con i LIONS BERGAMO-dolphins ancona 45-0
2003............finale gruppo b per nazioni con italia-russia 35-43
2006 CAMPIONE D ITALIA con i LIONS BERGAMO-panthers parma 24-12
2010............semifinale con i lions bergamo-elephants catania 14-27
2010 CAMPIONE TORNEO 4 HELMETS con il team USA EAGLE-ITALIA 22-20 
2011............semifinale con gli hogs reggio emilia-warriors bologna 27-46
2011 CAMPIONE TORNEO 4 HELMETS con il team USA EAGLE-ITALIA 36-10 
2012............quarti di finale con i rhinos milano-giants bolzano 7-21
2013 ........... finale con i Seamen Milano – Panthers Parma 28 - 51

TITOLI 
TOTALE 10 CAMPIONATI ITALIANI 1 DIVISIONE
4 COPPE CAMPIONI PER CLUB 1 DIVISIONE
1 CAMPIONATO EUROPEO PER NAZIONI
1 CAMPIONATO TEDESCO 1 DIVISIONE
1 CAMPIONATO NFL EUROPE
1 TITOLO CHAMPIONS LEAGUE 1 DIVISIONE 
2 TITOLI FOUR HELMETS TROPHY

martedì 25 febbraio 2014

E' Massimiliano Cipolla l'ultimo ingaggio dei Seamen



Massimiliano Cipolla, che effetto fa mettere un casco Blue Navy?

E' un grande Onore ma con la O maiuscola, ho avuto modo di seguire gli sviluppi di questa storica franchigia anche un pò dall'interno avendo tanti amici che già da tempo vesto questa maglia e le sensazioni sono bellissime...

Luca Bellora è stato il fautore del tuo trasferimento, come è nato il tutto?

Luca è un pò un riferimento per tutti noi aspiranti giocatori di linea, ci sentiamo spesso tramite i social ma in occasione di un'ultima chiacchierata mi fà "hoo cipo ma perchè non te ne vieni a milano a giocare ??" io sono rimasto muto per due secondi e ho risposto .... "chiedo a mia moglie e ti dico" (ride)
il giorno dopo credo che Luca ne abbia parlato con la dirigenza seamen per vederne la reale fattibilità ed io con la dirigenza Patriots che è il mio team di Bari ed eccomi quà.

Ti aspettavamo già nei Seamen nel 2011 non è mai troppo tardi, riuscirai a farti perdonare?

Ne sono certo, ho una gran voglia di far bene, d'altronde quando ogni settimana ti fai 1000 km per giocare o sei veramente motivato o il football te lo guardi dal divano di casa comodo ed in pantofole, ma non è il mio caso cercherò di dare tutto quello che ho in corpo per essere al livello dei miei compagni che è già di per se molto alto.

Prima partita Contro i Panthers e si parte da subito con l'avversario piu temibile anche se non è l'unico nel campionato IFL

Come si suol dire il buon giorno si vede dal mattino, mai come quest'anno Parma è piena di talento, una squadra che ti impone concentrazione, preparazione e opportunismo, più saremo concentrati, preparati e più opportunità saremo bravi a sfruttare, più ci avvicineremo al risultato. ragionamento che vale per ogni team di questo campionato. Parma è solo la prima con il quale metterlo in pratica...

La tua carriera partendo da Bari ha portato a giocare in squadre anche al Nord e non da ultimo la Nazionale, raccontaci la tua esperienza

Bhè footballisticamente nasco nei Trucks Bari squadra che al tempo militava nella serie c fif se nn erro si giocava in 8, poi grazie alla continua voglia di crescere del gruppo sono nati i Wild Boars uno dei team più forti del sud italia, in seguito nel 2011 insieme a Ferrari e Cassano nacque il desiderio di misurarci nel football che conta, cominciammo a parlare con alcune squadre come i Seamen per l'appunto, i Giants ed i Warriors dove militava un nostro fraterno amico Andrea Benefico che ci fece da tramite,
incontrammo la dirigenza a bologna che sembrò immediatamente disponibile ad investire su di noi e così cominciò la nostra avventura, una stagione che culminò con il superbowl (perso contro Parma) e la convocazione in nazionale per il 4elmeth un'esperienza impossibile da dimenticare, anche le successive due stagioni mi hanno visto tra le fila bolognesi, fino alla famosa chiamata di Luca ;)

Una difesa di grande spessore con un solo Usa in campo, arrivare all'ultimo in squadra ma con un playbook già studiato, hai visto i filmati degli scrimmage di quest'anno che idee ti sei fatto?

E' una difesa molto solida e in grado di mettere un'eccezionale pressione in linea, una no fly zone che metterà a dura prova tutti i giochi aerei avversari ma sopratutto una straordinaria condizione atletica, risultato della ottima preparazione fatta dal team, chi non vorrebbe farne parte?!?!?!?

Nel 2011 il Super Bowl contro Parma e perso nel finale, i Seamen lo hanno perso lo scorso anno, insieme per ribaltare il risultato finale?

Penso di parlare a nome di tutti, vi vogliamo bene ma avete rotto i Co@@@oni, concentratevi sull'europa sù  ;)

La mancata convocazione in. Nazionale dello scorso anno, te l'aspettavi?

all'europeo hanno partecipato i migliori giocatori d'italia, se sono rimasto a casa non ero tra i migliori evidentemente, poi le scelte sono sempre strategiche, i coach interpretano gli incontri in maniera assolutamente disinteressata, l'obbiettivo è ovviamente la vittoria, di certo non ti tagliano se pensano che il tuo contributo può fare la differenza, ma il roster è di 45 e scegliere non è mai facile ,ma qualcuno deve pur farlo; il nostro obbiettivo è cercare di rendere la loro scelta più difficile possibile comunque sappi che ho sofferto con loro ogni azione di ogni singolo incontro e quando Tommy ha messo la palla in end zone contro gli inglesi ho pianto, ma ho un'altra stagione per dire la mia, vedremo.

Un campionato a 11 squadre con solo 4 ai Play. Off comporta massima concentrazione e impegno il record 7/3 è fattibile per quella che è la tua esperienza?

a me interessa partire 1/0 poi pensiamo al resto

Lasci i Patriots che comunque sono tra le favorite alla conquista del campionato di 3a divisione, durante la settimana sarai sempre con loro per gli allenamenti come hanno preso la decisione?

ogni singolo ragazzo dei Patriots dal meraviglioso gruppo dalla giovanile (che sta facendo sempre meglio e del quale sono molto orgoglioso) alla prima squadra, sa quanto mi è pesato lasciarli ad una settimana dalla prima di campionato, in realtà sono stati meravigliosi, stimano molto i Seamen e sono contenti della mia scelta anche se un paio di kittemmorti me li hanno lanciati, loro hanno veramente una grande opportunità, domenica scorsa hanno lanciato un segnale molto chiaro imponendosi sui madbulls per 40-0 ma d'altronde con gente come marcello cassano, michele fumarola, paolo cassio e carlo cacucci  in cabina di regia e in campo non si può chiedere di meno vedremo.. io ci credo

I Seamen hanno una piccola colonia di Pugliesi, ti sentirai in famiglia e poi il detto "se milano avesse il mare sarebbe una piccola bari" porti anche tu lo spirito da marinaio nella squadra, e ritrovi qualche amico ed ex compagno

(risatona) si in realtà sono curioso di conoscere un milanese che sia milanese da minimo 5 generazioni, ancora non ne conosco, ritrovo finalmente il mio pupillo Aldo Carulli che ha cominciato a giocare a football con me uno di quei ragazzi d'oro che si preoccupano prima della squadra e poi di loro stessi, ma che sopratutto lavora con umiltà a testa bassa senza replicare, poi cheguevara che voi conoscete come Cigoli un personaggio come pochi e poi tutti i compagni del blue team e il peggior "fuoco amico" che ti possa capitare sui gang tackles Pezza e Aletti,( loro sanno a cosa mi riferisco) poi Scola Ditu Santa ecc. ecc. una cosa è certa non mancheranno serate a base di frutti di mare crudi e riso patate e cozze ve lo garantisco!

In bocca al lupo allora, e un saluto ai tifosi milanesi?

in pieno stile ciccpack....titts out for the boyzz.....ALABARI IS IN THA HOUSE !!!

sabato 22 febbraio 2014

LUCA LORANDI, DEFENSIVE COORDINATOR, SI RACCONTA


Luca Lorandi, 51 anni, sposato con 3 figlie, è nel football dal 1980 ed è uno dei pionieri di questo sport, avendo giocato fino al 1990 nei Rhinos Milano prima di concentrarsi giovanissimo nella carriera di allenatore, dove ha raggiunto 5 finali giovanili, 2 Super Bowl, un titolo di vice campione d'Europa con la Nazionale italiana del 1995 in qualità di allenatore dei defensive back. Luca ha anche avuto l'opportunità, a Philadelphia, di partecipare come coach alle attività sportive dei Villanova Wildcats (I-AA), prima di rientrare in Italia dove ha allenato molte storiche squadre tra cui Seamen, Lions, Rams e Rhinos. Nel 2011 ha vinto il campionato LENAF con i Lions Bergamo per poi entrare l'anno successivo nei Seamen raggiungendo la finale del campionato giovanile 2012 e il Superbowl nell'ultimo campionato IFL 2013.

Coach Lorandi, secondo anno con i Seamen e un cambio di rotta dall’attacco alla difesa, trova stimolante questa decisione?

Come ogni situazione inaspettata, all'inizio sono stato sorpreso, ma sono felice di guidare questa difesa. E' un po' un ritorno alle origini considerando che lavorando in difesa ho potuto vivere l'emozione di una finale di Campionato Europeo con il Blue Team. Sono anche contento che, in considerazione delle mie esperienze passate, l'Head Coach e il Presidente si siano affidati a me per questo incarico. L'anno scorso come Offensive Coordinator ho collaborato con Paolo Mutti su un nuovo impianto offensivo e i risultati non sono mancati. Lascio quindi a coach Gigi Bravin una bella eredità e spero di ripetermi anche quest'anno con la difesa.

La difesa dei Seamen nonostante il raggiungimento del Super Bowl è stata la peggiore della IFL. Sarà un difficile lavoro quello di portarla più alto nella classifica?

Le statistiche vanno interpretate bene. L'anno scorso la difesa si è trovata spesso a difendere in posizioni molto difficili, soprattutto a causa di Special Team non all'altezza. Ogni cambio di possesso dava agli avversari un grande vantaggio di campo, anche psicologico. Proprio per questo motivo abbiamo focalizzato il lavoro sugli Special Team e l'inserimento di coach Maurizo Colombo darà i suoi frutti. Contemporaneamente stiamo lavorando per diventare una difesa da "3 & OUT". Non ho dubbi sul fatto che con la costanza i risultati arriveranno. Work in progress!

Cinque inserimenti difensivi importanti, tra cui due nazionali, possono essere la ricetta del successo?

Innanzitutto abbiamo inserito degli ottimi ragazzi nel gruppo. Conoscono il football e come dicono gli americani sono atleti "coachable", ossia seguono le indicazioni e ti consentono di provare al meglio schemi e situazioni. Inoltre sono molto adattabili ai diversi ruoli e questo non guasta nel nostro sistema di gioco. Si sono comunque inseriti in un gruppo coeso e reduce da una stagione indimenticabile. Con l'aiuto dei miei assistenti, Coculo, Ogadri, Guerini e D'Alessandra sono certo faremo un ottimo lavoro. Discorso a parte per Luca Bellora che da neo allenatore della linea di difesa devo tenere a freno perchè troppo spesso dà l'esempio in prima persona. E' più facile mettergli un casco in testa che non un fischietto in bocca.

Non vogliamo farle scoprire le carte prima della partita con Parma, ma come crede di arginare l’attacco Malpeli, Monadri, Finadri, Brewer e una linea d’attacco da sogno? 

Ho grande stima del binomio Papoccia-Monardi. Hanno creato un feeling sportivo unico che li rende mente e braccio del gioco dei parmensi. Credo che per batterli si debba fare una grande prestazione di gruppo. Nello specifico, credo che la difesa debba portare Monardi a scegliere le soluzioni che meno gradisce e sulle quali, forse, è più attaccabile. Mi aspetto comunque che l'HC di Parma concretizzi a suo vantaggio il numero ridotto di americani in campo, dove il "plus" Monardi è certamente a loro favore grazie anche ad un gruppo di giocatori italiani invidiabile.

Lo scorso anno Jeff Souder e Shawn Abuhoff, due ottimi difensori, anche se con alti e bassi, e quest’anno Dalton Hilliard e un solo USA on field, un bene o un male?

Anche se grazie ai risultati forse non si è notato, l'anno scorso abbiamo patito la mancanza di Jeff Souder per molte partite. In quel frangente Shawn ha preso le redini della difesa e si è dimostrato un giocatore "outstanding". La scelta di Dalton però ci conforta perchè ha tutte le caratteristiche per essere un grande campione. Veloce, reattivo, grande lettura, insomma il giocatore più simile a Shawn che potessimo trovare. Certo, avere un americano solo in campo diminuirà il livello di spettacolo, ma renderà anche più interessante il lavoro di noi coach. Di fatto conterà di più il team che non il singolo.

La sua esperienza di coach negli ultimi anni, l'ha portata su 3 panchine diverse in 6 anni: Puma, Lions, Seamen. Cosa accomuna queste tre squadre e cosa le rende diverse?

Facendo un parallelo musicale, direi che i Puma erano una squadra di ragazzi a cui insegnare a suonare gli strumenti a loro disposizione. Una grande fatica, ma anche grandi soddisfazioni quando dalle "stecche" siamo passati all'armonia. I Lions invece erano un coro dove ogni singolo movimento di "bacchetta" veniva quasi anticipato grazie alla grandissima esperienza dei giocatori. Un'impegno gravoso, ma anche un grande lavoro sfociato nella vittoria del campionato LENAF. Mi spiace che poi abbiano perso la loro "sonorità" per eventi esterni al campo. Spero sinceramente che questa nuova fase li riporti al livello che si meritano visto che la squadra è piena di grandi talenti tutti costruiti in casa. Infine i Seamen che sono stati per me una grande sorpresa. Ho avuto la fortuna di guidare l'U21 subito in finale, ma solo perchè il programma delle squadre giovanili è incredibile. Tanti ragazzi, ottimi allenatori, un programma solido e ben studiato. I riflessi sulla prima squadra sono evidenti: talenti come Zini, Silvestri, Piloni, Santagostino, Vezzoli, Bonaparte e tanti altri sono la spina dorsale della nostra squadra. Direi quindi che i Seamen sono una "Accademia musicale" dove ogni ragazzo ha la possibiltà di concretizzare il sogno di diventare un grande atleta. Nutro grande rispetto per loro, per gli allenatori e per tutti quelli che rendono questo percorso disponibile a tutti i nostri ragazzi.  Tutti loro hanno collaborato a portare questa squadra dopo solo 4 anni al Super Bowl e a loro va il mio ringraziamento.   

I Seamen partiranno in difesa contro Parma senza Gianluca Silvestri e, forse, senza Riccardo Matani, vecchi infortuni e nuovi, si parte già in emergenza?

In effetti non ci aspettavamo una situazione di roster così impegnativa. Perdere alcuni uomini chiave può indurre al panico. Ma proprio per quello che ho detto prima sui nostri giovani marinai, siamo tranquilli e concentrati. Già l'anno scorso in linea di attacco ho rischiato schierando due rookie giovanili e non è andata poi tanto male. Quindi, come dico sempre ai nostri giovani back up: "Volevi un'occasione? Adesso ce l'hai. Forza!". 

Il football in Italia sta finalmente cominciando a guadagnare velocità o siamo ancora lontani dagli standard europei?

Io non credo il gap sia così marcato. Certo, da un punto di vista sportivo, la presenza in altri campionati di molti imports in ruoli diversi ha aiutato la crescita del loro livello tecnico medio. Questo rende meno evidenti le lacune tecniche che da noi sono spesso legate all'impreparazione degli allenatori stessi. Fuori dal campo, invece, siamo molto regrediti. Le squadre che possono contare su un "programma" solido sono molto poche e questo rende difficile, sia a livello federale che di Lega, definire e gestire le regole di comportamento comune che sono ormai necessarie per vincere la battaglia dei media. Siamo lo sport più televisivo al mondo, ma il "prodotto" italiano non è ancora all'altezza. Abbiamo bisogno di professionisti del mestiere senza nulla togliere ai tanti che ci mettono passione pur non avendo magari le capacità professionali necessarie.

Obiettivo Play Off è il traguardo minimo di quest’anno, ma ci sono solo 4 posti, è alla portata dei Seamen?

Nulla è scontato, ma credo che debba essere il nostro obiettivo. Abbiamo cambiato molto e questo è sempre una variabile in più da gestire, ma come ha detto qualcuno più importante di me, vincere è un'attitudine. I posti disponibili in realtà sono 3, visto che uno porta già il nome dei Panthers che ritengo ancora un gradino sopra tutti. Per gli altri posti vedo in lizza i Giants, grazie ad una campagna acquisti importante, e i Dolphins del dopo Pentello. Outsiders i Giaguari e le Aquile con ottimi americani a roster. Avrei messo anche i Lions tra i papabili, ma se non completano il gruppo con degli imports di livello, potrebbero soffrire.

Sono anni duri nel Football Italiano, ma l’interesse è sempre più grande, i roster sono pieni di gente nuova, ma gli allenatori USA, causa la crisi, latitano. Da allenatore italiano cosa non abbiamo da invidiare agli americani e cosa ancora manca, a parte lo stipendio?

Risposta facile: il tempo. Ho avuto la fortuna di vivere la vita del college football a Villanova e la cosa che mi è rimasta più impressa di quel periodo è la quantità di ore che passavamo a studiare gli avversari. Ci si svegliava alle 6 del mattino e fino alle 10 di sera non facevi altro che studiare avversari e schemi. Chiaro che un allenatore italiano che deve passare almeno 8 ore al lavoro, questo non se lo può permettere. Anche un coach americano in Italia può non essere la soluzione e spesso abbiamo visto dei grandi fallimenti proprio per la mancanza del "sistema" intorno a lui. Un giusto mix è a mio avviso la soluzione ideale.

Per ultimo la Nazionale, ci aspettavamo tutti una chiamata per condurre un reparto nel Blue Team, entrando anche in polemica, un coach con il suo palmares. Perchè non è stato preso in considerazione?

In realtà ho collaborato con la Nazionale Junior in una bellissima e alquanto complessa avventura sportiva. Poi anche da Brock Olivo, quando era HC del Blue team, ho avuto la richiesta di collaborare poichè aveva apprezzato il mio lavoro. Sfortunatamente con la sua partenza questa collaborazione si è interrotta. Visto la sua nuova avventura NFL posso solo essere lusingato di quella proposta. Sfortunatamente in Italia non esiste un sistema di ranking basato sui risultati del campo e quindi le valutazioni dei coach vengono fatte da un gruppo di esperti che si assume l'onere della scelta. Certamente l'arrivo di coach Mackovic aiuterà molti di loro a crescere e a metabolizzare la complessità di gestione di un team che ci deve rappresentare tutti.


venerdì 21 febbraio 2014

INTERVISTA A PAOLO MUTTI, HEAD COACH


Paolo Mutti, 50 anni, nel football dal 1984 al 1994, sempre nei top WR d’Italia, 2 scudetti, 4 Super Bowl giocati, campione europeo con la nazionale, un anno tra i pro in World League e una pausa obbligata di 10 anni dopo che nel Super Bowl a Legnano un colpo accidentale gli procurò un infortunio che lo costrinse al ritiro. Rientrato nel 2004 con il “Jurassico” e nel 2009 cofondatore dei Seamen, divenne da subito allenatore dei campioni d’Italia Under 18, capo allenatore in A2 nelle ultime tre giornate, offensive coordinator dei campioni d’Italia Under 21 nel 2010, head coach del Team Arena nel 2011 e assistente nel 2012 di Joe Avezzano, a cui subentrò nelle ultime sette giornate, poi un 2013 da head coach con il raggiungimento del Super Bowl, una escalation e una carriera notevole. Sentiamo da lui cosa si aspetta per il 2014.

Terzo anno da head coach, un’altra grande scommessa, cosa si mette sul piatto quest’anno?
«Personalmente il solito entusiasmo e tanta voglia di vincere».

Tanti arrivi di qualità permetteranno di azzerare il gap con Parma?
«Sono molto contento dei nuovi innesti sia come persone che come giocatori, si sono inseriti già bene nello spogliatoio e mi aspetto da loro un grande contributo. Il gap con Parma è difficile da colmare anche perché i Panthers a loro volta si sono rinforzati, ci siamo ben attrezzati e non vediamo l’ora di metterci alla prova».

L’allungamento della panchina, tanti buoni giocatori: un vantaggio o problemi di gestione?
«Un grandissimo vantaggio, la panchina lunga ci aiuterà nei momenti delicati della stagione dove dovremmo fare sicuramente i conti con gli infortuni».
 
Cambiano i giocatori americani, ce ne sarà solo uno in campo: come crede si comporteranno e si sentirà la mancanza dei grandi 3 del 2013?
«Abbiamo deciso di concentrarci su giocatori con caratteristiche diverse anche se rinunciare a Shawn Jordan e Jeff non è stato facile. Johnny (il quarterback Dally, ndr) ha una grande esperienza in Europa, voleva tornare in Italia e abbiamo preso l’occasione al volo. Dalton (Hilliard, defensive back, ndr) è un giocatore speciale, ha grandi skills, un entusiasmo contagioso e non vedo l’ora di vederlo all’opera».

Una campagna di rinforzo notevole, con oltre 14 nuovi innesti: non si rischia di iniziare da zero?
«Assolutamente no, il gruppo è oramai consolidato e gli innesti avvengono automaticamente».

11 assistenti in sideline… sembra un team di college, come siete riusciti a mettere insieme un team così “professionale”?

«Ho sempre predicato il lavoro di squadra, ognuno qui sa cosa deve fare, ci siamo dati dei compiti ben precisi ma fondamentalmente alla base c’è una forte stima reciproca e amicizia. I nuovi coaches Luca Bellora e Pepe Salvemini hanno portato esperienza e entusiasmo, Maurizio Colombo ha tanta voglia di riscatto e sta facendo un grande lavoro».
Avete gli occhi addosso con diffidenza, perché si pensa che lo scorso anno sia stato un episodio fortunato: come pensate di affrontare il campionato come squadra da battere?

«Sicuramente non saremo più una sorpresa e ogni partita sarà molto più difficile e chi ci affronterà avrà più motivazioni, noi dovremo essere pronti a ribattere colpo su colpo. Siamo consapevoli che non sarà facile confermarsi ma abbiamo tanta voglia di farlo».

Quali sono le squadre che teme di più?
«Tutte».

Si punta in alto e le conferme sono sempre difficili, 5 mesi di preparazione pre campionato come le giudica?

«Abbiamo fatto un lavoro durissimo di preparazione con Massimo Annoni, a volte quasi difficile da gestire ma sono sicuro che ne vedremo i frutti in campionato e spero che ci ci farà fare un salto di qualità a livello atletico».
Siamo a 15 giorni dall’inizio del campionato, poi 3 mesi in apnea (13 settimane e 10 partite), i playoff sono raggiungibili?

«Penso di sì ma ogni anno fa storia a se e nulla è scontato».
Sabato 8 marzo i Panthers, un trampoplino o uno scoglio?

«Un grande scoglio ma un potenziale trampolino, penso che oramai abbiamo l’ esperienza per gestire ogni tipo di  risultato

Nel caso di una sconfitta, per altro scontata per tutti gli esperti, come pensa di tenere alto l’umore per affrontare poi i Dolphins
«Non è mai facile gestire una sconfitta, quella del Super Bowl dello scorso anno l’abbiamo per ora gestita come uno stimolo per fare meglio, anche un’eventuale vittoria non sarà facile da gestire. Il campionato è lungo e dobbiamo vivere ogni gara con il giusto approccio.

Cosa vorresti rivivere della stagione scorsa, e cosa non vorresti rivedere?

«Vorrei tanto che ci fosse la stessa armonia nel team, e non vorrei rivedere quegli infortuni».

domenica 16 febbraio 2014

UN ROSTER DA SOGNO

Terminata la stagione 2013 e i Campionati Europei al Vigorelli, i Seamen si sono messi subito al lavoro per preparare la stagione 2014. A settembre la riunione di presentazione del coaching staff, con la sala stracolma di curiosi e giocatori. I reduci del Super Bowl presenti sono pochi, appena 29: Danilo Bonaparte, Aldo Carulli, Niccolò Comoglio, Stefano Di Tunisi, Nicola Degni, Wilson Ferretti, Filippo Fiammenghi, Rinaldo Franchi, Carlo Gozzani, Vincenzo Lopez, Francesco Magnani, Marco Maroni, Riccardo Matani, Massimiliano Merighi, Victor Marin, Lorenzo Nardin, Pietro Pastorelli, Matteo Pegoraro, Flavio Piccinni, Emanuele Piloni, Dennis Rossini, Gianluca Santagostino, Giacomo Silvestri, Gianluca Sorteni, Filippo Turrin, Mattia Vatieri, Lorenzo Vezzoli, Andrea Zanini e Andrea Zini


Gli allenatori si sono rimescolati. Paolo Mutti è stato confermato head coach, Luigi Bravin Offensive Coordinator, Luca Lorandi Defensive Coordinator e Maurizio Colombo Special Team Coordinator. Gli assistenti, per l'attacco, sono: Mauro Salvemini (O-line coach), Marco Polizzi (running back coach) e Paolo Mutti che si occupa dei wide receiver e del quarterback. In difesa abbiamo Luca Bellora e Massimo Ogadri (D-line coaches), Massimo Coculo e Massimo D'Alessandra (linebacker coaches), Paolo Guerini (cornerback coach) e Giorgio de Maria è il quality coach. Massimo Annoni è il preparatore atletico e Timothy Perego è il nuovo Team Manager. Il direttore sportivo è Francesco Zamichieli, il quale ha pescato dall'America il quarterback Jonathan Dally e il defensive back Dalton Hilliard da UCLA.

I nuovi arrivi sono abbondanti e di qualità. Rientrano, dopo un anno di pausa, Francesco Cigoli, Nikita Piazzi, Dario Visconti e Stefano Lupia. A gennaio, sono arrivati dai Rhinos Daniele Pezza, Marco Aletti, Andrea Scola, Luca Cova, Antonio Delaria, Ruben Fioriti e Carlo Grassi. In prestito dai Frogs Mattia Binda, Simone Colescia e Fabio Iannotta. Dai Blue Storms arriva Alessio Lana, dagli Skorpions Antonio Raffaele e dai Giants William Palini. dai Patriots Massimiliano Cipolla, Dall'under 19 vicecampione d'Italia salgono Mattia Ogadri, Alberto Adducci (dagli Storms Pisa), Carlo Piloni, Jacopo Bonfante, Claudio Buccellato, Ferruccio Martinelli, Gianluca Nocera e Andrea Traverso. Dal mondo del basket arriva invece il fresco rookie Federico Angiolini

Gli uomini a roster sono 56, con solo i due USA sicuri dello starting role. Tutti gli altri sono in grado di contendersi un posto nella formazione titolare, allenati da 13 grandissimi allenatori. Gli allenamenti sono sempre più proficui e manca sempre meno per vedere in campo i nostri ragazzi contro i campioni d'Italia di Parma. Chi è a boro è sempre più sicuro e ha molta esperienza e, soprattutto, tanta voglia di vincere. La stessa voglia che ha ogni marinaio prima di issare le vele e partire con il vento forte e il mare in burrasca, a bordo di una nave solida e forte. La ciurma è pronta, i comandanti anche e tra poco si parte. GO SEAMEN!

Ecco di seguito il roster completo, per ruolo.

Quarterback
Jonathan Dally e Lorenzo Nardin

Running Back
Danilo Bonaparte, Flavio Piccinni, Mattia Binda, William Palini e Fabio Iannotta.

Wide Receiver
Gianluca Santagostino, Stefano Di Tunisi, Lorenzo Vezzoli, Carlo Gozzani, Filippo Fiammenghi, Ruben Fioriti, Jacopo Bonfante, Ferruccio Martinelli, Gianluca Sorteni, Andrea Traverso e Federico Angiolini.

Tight End
Antonio Raffaele e Claudio Buccellato.

Offensive Lineman
Andrea Scola, Alberto Adducci, Francesco Cigoli, Aldo Carulli, Mattia Vatieri, Pietro Pastorelli, Massimiliano Merighi, Carlo Grassi e Wilson Ferretti.

Defensive Lineman
Rinaldo Franchi, Luca Cova, Matteo Pegoraro, Andrea Zini, Marco Maroni, Vincenzo Lopez, Massimiliano Cipolla, Alessio Lana, Nico Degni, Dennis Rossini e Nikita Piazzi.

Linebacker
Giacomo Silvestri, Daniele Pezza, Niccolò Comoglio, Riccardo Matani, Dario Visconti e Simone Colescia.

Defensive Back
Dalton Hilliard, Francesco Magnani, Victor Marin, Emanuele Piloni, Filippo Turrin, Andrea Zanini, Stefano Lupia, Marco Aletti, Antonio Delaria, Mattia Ogadri, Carlo Piloni e Gianluca Nocera.

sabato 15 febbraio 2014

SEAMEN NEWS N.1: RETE 55 E SEAMEN LANCIANO IL "THURSDAY NIGHT"

Sei appuntamenti al giovedì sera per un lancio in grande stile del football targato IFL. L’accordo tra Seamen Milano e Rete 55, network regionale lombardo che dispone della diretta streaming sul proprio sito internet, porta in dote la diffusione televisiva di tutte le gare interne dei vice campioni d’Italia, alle quali si aggiunge lo spettacolo del derby grazie alla disponibilità offerta dai Rhinos.




L’appuntamento è fissato per il giovedì sera, alle ore 23.00, con il commento di Roberto Rizza e Gabriele Balzarotti. Di seguito rimettiamo l’elenco completo dei match in programma sul canale 16 del digitale terrestre:
 
giovedì 13 marzo, ore 23.00  Seamen VS Panthers Parma (kick off classic)

giovedì 20 marzo, ore 23.00  Seamen VS Dolphins Ancona

giovedì 27 marzo, ore 23.00 Seamen VS Lazio Marines

giovedì 10 aprile, ore 23.00 Seamen VS Warriors Bologna

giovedì 17 aprile, ore 23.00 Rhinos Milano VS Seamen

giovedì 29 maggio, ore 23.00 Seamen VS Giaguari Torino

Per coloro che non ricevessero il segnale l’occasione d’assistere al programma è offerta, su internet, dalla diretta streaming sempre disponibile sul sito www.rete55news.tv

venerdì 7 febbraio 2014

UNA CORAZZATA NON PUO' DEFINIRSI TALE SENZA CHI SI PRENDE CURA DELLA SALA MACCHINE

Dopo un campionato 2013 esaltante sotto tutte le sue forme, un Super Bowl raggiunto, due finali giovanili, di cui una vinta, un coaching staff fantastico che ha dato la spinta ai giovani atleti per conquistare lo scudetto 2013 Under 16, l'equipaggio si completa con una nuova squadra, capitanata da un grande trainer, non nuovo per chi conosce il football.

Partiamo da Stefano "Schneider" Della Foglia, esperienza di oltre 27 anni con Frogs, Rhinos, Nazionale e ora Seamen. Conosciuto nel mondo del football  come "il Trainer", ha già iniziato ad occuparsi del settore giovanile e ora è, a tempo pieno, sulla prima squadra. Insieme al suo staff si prenderà cura dei muscoli e delle cartilaggini dei Seamen sotto la supervisione del Dott. Leopoldo Pedretti, al quinto anno coi Seamen. 

Ecco il team al completo, al quale si deve aggiungere lo staff  degli osteopati coordinati da Massimo Annoni, preparatore atletico della prima squadra e già preparatore negli ultimi anni dell'Olimpia Basket, con trascorsi di atleta nei Seamen e di allenatori nei fantastici Lions Bergamo di Mario Rende.


Stefano della Foglia
Nicolò Spinelli
Sara Ravasio

Matteo Santagostino
Luca Milani 
Marco Agostoni
  

martedì 4 febbraio 2014

AMERICAN DREAM - IL RACCONTO DI IGOR TIMOTIJEVIC

Ed eccoci arrivati all'ultimo appuntamento con AMERICAN DREAM. Abbiamo conosciuto e apprezzato le incredibili esperienze dei nostri ragazzi, un motivo di orgoglio per loro e per tutti i Seamen Milano. Speriamo in futuro di poter raccontare sempre più storie di nostri giovani in viaggio in America per fare esperienza e conoscere la patria del football americano. E ora, il racconto di Igor Timotijevic. 


"L’esperienza in America è stata bellissima e veramente unica. Un giorno Antonella (Tuzzolino ndr) mi ha detto che ero stato scelto per un esperienza con i miei compagni: ero felicissimo. Subito io e i miei genitori ci siamo messi in moto per fare la visa, siccome ho origini serbe. Presa la visa non c'erano più problemi, potevo partire. Arrivato il giorno della partenza ero molto agitato. Ho incontrato a Malpensa i miei compagni di squadra per prendere il volo che ci ha portato a New York.

Salutati i genitori siamo andati a imbarcarci, il volo è durato sette ore. Arrivati a New York, per vari motivi, siamo stati impossibilitati a partire per Tampa all’ orario previsto e quindi ci è toccato aspettare. Il problema era che il giorno dopo ci dovevamo allenare. Il volo è partito con un paio d’ore di ritardo e, all’arrivo, abbiamo incontrato i coach americani che ci aspettavano.

Però la mia borsa e quella di Niccolò (Pulsinelli ndr) non erano arrivate e, preoccupati, siamo andati a fare la richiesta della borsa. Arrivati al camp i coach ci hanno dato un giorno di pausa per riposare e, il giorno seguente, abbiamo fatto il primo allenamento. Sono andato lì senza attrezzatura, scarpe senza tacchetti e, in più, dovevo competere con ragazzi tecnicamente molto più bravi e, a dire la verità, il morale era veramente basso. Il secondo giorno sono arrivate le nostre borse finalmente e mi sono ripreso, così sono riuscito a competere un minimo. I giorni seguenti sono andati sempre meglio. L’esperienza è stata veramente bella e ho potuto vedere come se la cavano i ragazzi di altri paesi, notando che il livello in Italia non è tanto alto, ma non a causa delle associazioni sportive, bensì delle scuole italiane che non aiutano i ragazzi a fare sport."