lo scorso anno siamo partiti con l'intento di giocare un buon campionato, e la vittoria alla prima contro Bolzano ci diede la consapevolezza che eravamo ua buona squadra, il lavoro fatto da coach Avezzano l'anno precedente e l'eredità ricevuta da Paolo Mutti, fece si che quel gruppo, partita dopo partita prendesse la consapevolezza di poter raggiungere i Play Off, in girone Panthers - Rhinos e Giants, il girone di ferro, ma ci ritrovammo ai Play Off da secondi, dietro ai Panthers che ci batterono sia nell'andata che nel ritorno, e davanti ai Giants, Play Off raggiunti e meritati, poi Hogs, con Jordan La secla fuori per la frattura della Clavicola, con Shawn Abuhoff mattatore e voliamo in Semifinale, arriva in fretta e furia Blake Bolles, che trascina la squadra, sotto di 6 punti all'inizio del 4° quarto alla vittoria contro i Warriors e quindi al Super Bowl, e si conia il motto #nonsuccedemasesuccede, non succede i Panthers ci umiliano non nel morale ma nel risultato, e il 51 a 28 è il risultato di una stagione splendida coronata da tanti infortuni.
Saranno 20 i reduci a un'anno di distanza, ma sono ben 54 in totale a roster contro i soli 36 dello scorso anno, più forti, più consapevoli e con 10 vittorie in striscia con la certezza che la parttia del 6 marzo, ben 4 mesi fa, fu l'inizio della creazione di un team vincente, amalgamati gli allenatori, i ragazzi hanno preso consapevolezza uno dell'altro e partita dopo partita il feeling migliorava e si assestava, ora siamo SQUADRA, ora sappiamo che possiamo vender cara la pelle, sappiamo che se i Panthers vincono è perchè hanno ancora una volta fatto tutto giusto, nel modo giusto, perchè solo così ci batteranno, solo così svanirà il sogno, per la quarta volta