IL BLOG UFFICIALE DEI SEAMEN MILANO

venerdì 6 febbraio 2015

Massimo Annoni il ritorno alle origini

 


Ricevitore dei Seamen dal 1983 e dopo 31 anni al Super Bowl da Preparatore atletico, raccontaci quello che hai fatto tra queste due date.

Dopo aver giocato con i Seamen e aver disputato 2 Superbowl e l'All Star Game mi sono messo ad allenare prima la giovanile e poi la prima squadra. Sciolti i Seamen mi sono trasferito ai Lions Bergamo con una pausa da capo allenatore a Rhinos e a Frogs. Sono poi tornato a Lions dove ho "finito" nel 2006. Tanti campionati vinti, tante finali perse. E anche incarichi in nazionale, sia giovanile che prima squadra.
Nell'ultimo periodo facevo già il preparatore fisico nelle minors del basket: Lissone, Urania, Cernusco sul Naviglio, Bergamo, Gorla Maggiore. Sono passato quindi ai professionisti: Novara prima e Roseto degli Abruzzi poi. Quindi la chiamata a Milano per quattro anni con L'Olimpia di Armani (che soddisfazione ed emozione per me quell'incarico: avevo cominciato come giocatore di football e finivo da allenatore di una squadra del signor Armani!). L'anno scorso a Desio e quest'anno a Forlì, ma x poco.
Ho seguito anche tennisti professionisti e fatto una esperienza interessante nel calcetto a cinque, senza dimenticare una ventina d'anni di insegnante di educazione fisica.



Da Giocatore quale è stata la più bella esperienza

Difficile rispondere: ho nella memoria tanti momenti felici e meno, con quelle finali non vinte... Ma "l'esperienza" è l'essere stato un giocatore di una grande squadra, il ritrovarsi ad allenare tutte le sere, con qualsiasi condizione climatica, tutti insieme, e quanta fatica e botte e ridere e combinarne di ogni dopo gli allenamenti o le partite!... Ancora oggi ricordo con particolare affetto i miei compagni di squadra; e ci si rivede e ci si sente anche se ormai ognuno è per la sua strada con interessi totalmente diversi. Non esiste niente di così in altri sport, forse solo i nostri cugini del rugby. Parlando di questo attaccamento tra compagni di squadra con "the Coach" Dan Peterson lui mi rispose: "Certo! La vostra amicizia l'avete costruita col sangue sui campi da gioco".



È da allenatore?

Più di uno: i campionati giovanili vinti con i miei ragazzi dei Seamen e Lions e poi l'ultimo Superbowl vinto nel 2006 con i Lions. Ma abbiamo vinto anche l'anno scorso e vedremo cosa ci riserverà il futuro.



Quando hai interrotto la tua esperienza nel Football e sei entrato nel basket che differenze ai trovato a parte la professionalità?

Oltre a quello sopra descritto nel football vi è una cognizione della fatica e del soffrire che non ha eguali. 



Hai vinto il primo scudetto Seamen guidando la Under 20 Seamen nel 1989 in una splendida Perfect Season, che ricordi hai di quella stagione?

Bellissimi, come bellissimi erano, e sono, i miei ragazzi. Me ne vengono in mente tanti ma non faccio nomi xchè non ne vorrei tralasciarne nessuno. La squadra era cresciuta di partita in partita seguendo i suggerimenti dei propri allenatori: Santagata e Aghito in difesa, Giacomelli ed io in attacco. 

Il Presidente ti ha proposto di guidare la Giovanile nel 2015, al posto di Guido Cavallini, che rimarrà comunque nel giro del settore giovanile con altri incarichi, quando inizierai a seguire i campioni d'Italia?

La cosa sarebbe veramente interessante: ho sempre trovato il settore giovanile molto stimolante; stiamo appunto verificando col presidente questa opportunità.



Cosa diresti a una mamma per convincerla a portare il suo ragazzo a giocare a football?

Una stagione iniziata in ritardo, eri in carica come preparatore atletico Forlì, un'altra delusione dello sport "professionistico" come mai?

Il caso Forlì - si è ritirata dal campionato Lega2 Gold di basket il 3 gennaio, appena prima del termine del girone d'andata - è solo il caso più eclatante di un sistema sportivo che mostra non poche difficoltà e la situazione economica generale le evidenzia in modo drammatico. Molte sono le società in grave crisi gestionale e non solo nel basket. La Lega2 era professionistica fino a 2 anni fà; proprio x venire incontro alle esigenze delle società si era deciso di passare al dilettantismo: ci vuole ben altro! Innanzitutto una grande capacità di gestione professionale (le squadre sono comunque gestite "professionalmente") e poi adeguate norme tali da poter garantire gli interessi di tutte le figure coinvolte: giocatori, staff tecnici, sanitari e logistici, tifosi, titolari di impianti, lega e interessi sportivi - che poi diventano economici- delle squadre avversarie. 

A 53 anni sei il papà di uno splendido Bimbo, che sport gli farai fare?

Quello che più gli piacerà. Lo supporterò, cercando di stimolarlo a dare il meglio di sè. Cercando di non essere troppo presente.



La stagione è alle porte una grande opportunità, arrivare a giocare il Super Bowl al Vigorelli il 4 Luglio, cosa ce lo può impedire?

Non ho proprio idea: un cataclisma? La chiusura estiva dell'impianto? Il coprifuoco?




Come hai visto i tuoi ragazzi migliorare atleticamente in questi due anni?

Il superbowl di 2 anni fa lo vidi in televisione (mi sarei sposato il giorno dopo) in compagnia di coach Sam Pagano e di sua moglie Diana (i genitori di Chuck Pagano - H.Coach dei Colts e di John - Def.Coordinator dei Chargers, che allenò Bergamo con il padre per 2 anni giocando 2 Superbowl e vincendone 1 e un Eurobowl). Fu proprio Diana che notò come i nostri giocatori fossero particolarmente fermi e mingherlini. L'anno scorso ho cercato di stimolare ad un maggior impegno nell'allenamento migliorandone la qualità e cercando, quasi in modo maniacale, di ridurre i tempi di inattività. L'attenzione ai particolari è la chiave di tutto: non basta fare un esercizio; è la corretta esecuzione dell'esercizio che fa la differenza. Ma se non ho la capacità di critica, di sapere come è un esercizio ben fatto, come faccio a confrontarlo con quello fatto? Da allenatore devo quindi spiegare e poi far provare e riprovare l'esercizio corretto fino ad arrivare all'esecuzione perfetta ed automatica. Creare un modus vivendi al di fuori del quale mi sentirei inadeguato. Alzare il livello dell'asticella. Sono tornato dopo 5 mesi e ho trovato un ritmo dell'allenamento molto più sostenuto e giocatori più mentalmente pronti, predisposti a lavorare; segno evidente che anche durante le vacanze ci hanno messo del loro, che si sono impegnati individualmente. Mi piace pensare che i ragazzi abbiano assaporato che tutto il soffrire e faticare dell'anno prima, abbia portato a godere della vittoria finale. 



Affrontare 12 partite di seguito con un solo bye week come reagiranno i muscoli dei nostri ragazzi e come li preparerai?


Finalmente un campionato degno e con avversari di grande valore! Ci mettiamo ad un livello di competizione simile al college USA. I nostri marinai sono ben allenati e abbiamo ancora un pò di tempo per aiutarli a raggiungere una preparazione migliore, degna da Eurolega e da Campioni d'Italia.

Dopo anni di lontananza dal Football ritornare a Bordo come ti ha fatto sentire? 

Per le emozioni che da, non esiste un altro gioco come il football! Aver perso la prima partita contro Parma e averli ritrovati per dominarli in finale è stato fantastico ( ditelo a Grisham!).



Una promessa ai tifosi Blue Navy?

Che cercherò di fare in modo che ogni giocatore possa dare il meglio di sè. Ogni squadra è basata sulle capacità ci ciascuno. Il NOI di squadra si basa sull'IO anche se Non è sufficiente.