IL BLOG UFFICIALE DEI SEAMEN MILANO

lunedì 3 marzo 2014

MARCO ALETTI: LA RINCORSA DI UN SOGNO


Marco Aletti 29 anni, dal ‘99 ha iniziato a fare i primi passi  nel Football che lui giudica "magnifico sport anche se già dall’infanzia sognato di poter iniziare dato che mio padre fu un giocatore negli anni 80". E' papà e lavora nella direzione infermieristica di un servizio di assistenza privata in svizzera.

Dopo Skorpions e Rhinos sali sulla nave dei Seamen, cosa ti ha portato a sceglierci?

Dopo aver lasciato la mia squadra d’origine il mio è stato un viaggio alla ricerca dell’eccellenza, a Milano ho trovato giocatori superbi che mi hanno dato spunti sempre più importanti per la mia crescita e il passaggio a Seamen è sicuramente stato fatto per continuare questa ricerca, in una squadra che ha saputo raggiungere posizioni importanti a livello italiano in brevissimo tempo

Sei un grande atleta, nazionale da tanto con tanta esperienza, cosa chiedi a questa stagione in Blue Navy? 

Arrivando da un anno passato a preparare un europeo, abituato ad avere intorno i migliori elementi d’Italia, non posso che chiedere il massimo, come dice un mio caro amico,”non faccio questo sport per arrivare secondo”, io do tanto e pretendo tanto

Hai un sogno nel cassetto che parla di Football? 

Eh..finali ne ho giocate diverse, manca ancora la vittoria alla fine però, quella sofferta, ma meritata, quella che ripaga ogni goccia di sudore versato

I primi mesi al vigorelli come ti sembra l'ambiente? 

Mi piace molto l’idea di fondo, siamo una squadra numerosa, con giocatori di ogni età ed esperienza, ma nonostante questo aleggia un comune denominatore, quello che, seppur ancor grezzo, si chiama squadra

Grandi aspettative per questa stagione, ricordando le passate che sensazioni hai?

Buone, la preparazione è stata massacrante, ma siamo sopravvissuti e quindi più forti di prima, la voglia di entrare in campo c’è e quella di fare bene ancora di più…il resto poi non si sa mai, starà a ognuno di noi deciderlo

Perdere un finale brucia tanto, i seamen al Super Bowl e tu in nazionale, sarà difficile conquistarne una quest'anno?

Sarà difficilissimo, sicuramente anche più dell’anno scorso, oltre che per un numero maggiore di contendenti anche per la nomea di vicecampioni, ormai non più sottovalutabili. Ma ben venga, le sfide più difficili sono quelle che si ricordano




Sei lo SS più forte d'Italia, insieme a Dalton sarete la contraerea, lo scorso anno Seamen peggior difesa del campionato ma al Super Bowl come vedi la difesa di quest'anno?

Beh, aspiro certamente a esserlo, di certo con Dalton vicino ho un appoggio secondo a nessuno. Saremo, grazie agli stratagemmi di coach Lorandi e la presenza di alcuni elementi tra i più temibili, saremo una difesa davvero fastidiosa, sono sicuro che di settimana in settimana ci uniremo solidamente fino a muoverci all’unisono




La preparazione atletica ha decimato il roster a settembre in 100 ora "solo" in 56 con un Cipo all'ultimo minuto, come la giudichi? 

Di certo ha messo alla prova la tenacia di ognuno di noi, purtroppo non tutti possono, ma se si vuole puntare in alto, solo chi vuole fino in fondo, può e merita di partecipare.
Cipo è, oltre a un forte giocatore, una persona di cuore e questa sua caratteristica si vede anche nel suo gioco, sarà un’ottima aggiunta, fondamentale per il nostro spogliatoio.

A Ferrara il 6 luglio, quante probabilità e un sogno che può diventare realtà, lo scorso anno "non è successo' per farlo succedere cosa si dovrà fare?

Per far accadere un sogno, si deve desiderarlo visceralmente, dovrà trasudare da ognuno di noi, dal primo minuto della prima partita fino alla fine. Questa è la IFL, la prima divisione, se si vuole diventare i migliori d’Italia, bisogna avere rispetto di ogni squadra che sta al di sotto, fino alla terza divisione.. e come diceva un mio coach della nazionale, anche se con parole più colorite, l’unico modo per rispettarli è giocare tanto forte da batterli tutti, in ogni aspetto del gioco.

Ai tifosi cosa prometti l'8 marzo? 

Un Grande Spettacolo, prima di campionato, due pretendenti al titolo, mesi a picchiare sempre le solite facce a cui però un po' vuoi bene, rifare gli stessi movimenti perché diventino parte di te, pensare a ogni schema come se fosse la tua lingua… e poi finalmente il lancio della moneta, l’aria diventa satura di elettricità..un calcio.. e la stagione INIZIA. Prometto vero football, di meglio, non credo si possa avere.