IL BLOG UFFICIALE DEI SEAMEN MILANO

venerdì 30 gennaio 2015

il Perchè delle dimissioni dalla IFL la versione di Marco Mutti

Presidente che cosa è successo, perchè le dimissioni? 

Dimissionario da anni ormai, ma gli amici presidenti le respingevano, non so se credevano nel mio lavoro o perchè avevano trovato il pazzo che si era reso disponibile, ma la vera risposta è che non mi piace fare il controllore, e non mi piace nemmeno l'anarchia, ultimamente una piccola e ristretta frangia di responsabili avevano preso un pò il sopravvento, per cui le dimissioni erano obbligatorie.

e ora che succede in IFL?

credo tutto uguale a prima con il solo pensiero che se la filosofia della Lega era quella di gestire il campionato ed essere la vetrina del Football in Italia, questa prosegui e continui verso questa direzione e io sono a disposizione , facendo un passo indietro, a collaborare in tal senso.

Ci spieghi meglio il caso "Quadra"?

niente da dire di più che quello che è stato scritto sul sito www.ifleague.it, Quadra sta lavorando sulla direttiva data dall'accordo sigliato con FIDAF lo scorso anno, l'intervento di Nuvolari è stato caldeggiato da me per dare quella vetrina che il Football finalmente merita, lavorando a stretto contatto e con il tramite di Enrico Mambelli, al responsabile del Network, Luigi De Vitis, approccio positivissimo, e spazio nel palinsesto per 3 partite in diretta nella regular season, IFL Magazine (o non sò come si chiamerà in futuro) per 8 puntate oltre ai 2 Play Off in diretta. Meglio di così per il primo anno credo fosse difficile, le condizioni sono, stadi adeguati, squadre vestite al meglio campi segnati perfettamente 
Il caso è venuto alla luce per delle incomprensioni dettate da una mia richiesta di Budget, perchè per garantire la massima, visibilità, i costi si alzano e passare da un contenitore di 28 minuti a una copertura di questo genere, il budget messo a disposizione dai soci di Quadra veniva ampiamente superato, ho ribaltato l'opportunità ai presidenti di trovare una soluzione e qualcuno l'ha strumentalizzata per creare audience e per destabilizzare la Lega.

Prossimi passi quindi?

Stiamo aspettando candidature che al momento si sono espresse solo nella figura di Rendall Narciso, editore, direttore di IFL Magazine, e Vicepresidente dei Rhinos, aspettiamo altre candidature a giorni, e spero che i Presidenti si ricompattino intorno al nuovo Presidente. 

Disimpegno quindi da IFL per concentrarsi sui Seamen

Non ho mai lasciato per un secondo i Blue Navy, quando amo, lo faccio  senza distrarmi, fedele alla mia passione, ma amo anche il Football, e sarò sempre a disposizione per aiutare chi si occuperà della visibilità, della gestione e della divulgazione del nostro sport, come ho sempre fatto, anche con l'organizzazione Seamen degli Europei 2013, un successo che è costato parecchio in termine di sforzo economico, e fisico.

Come vedi il futuro del Football in Italia?

Sono un idealista positivo, ma una cosa che ho notato è la crescita esponenziale di interesse, da quando sono rientrato nel mondo del football, nel 2009 c'era entusiasmo, ma pochissimo interesse e consapevolezza che questo sport fosse interessante, in 5 anni tutto è cambiato, più passione, più interesse, più voglia e l'attesa dell'inizio del campionato è decisamente diversa, ora inizia a diventare quasi spasmodica.

Raccontaci un pò dei Seamen, come li vedi quest'anno?

Ripetersi non è mai facile, anzi, ricordo lo scudetto che vinsi nel 1992, una squadra fantastica, un team rodato, ci si trovava senza nemmeno guardarci, quarto di finale fuori, troppo sicuri, il rischio è lo stesso, l'appagamento e la sicurezza oltre al doppio impegno porteranno a cali di concentrazione, il compito dei coach è di tenere alto il ritmo e credo che l'esperienza ci sia, sarà il campo a dire se saremo in grado di ripeterci, io ci credo.

Il colpo di mercato?

Jonathan Dally, averlo ancora in campo è sicuramente la notizia più bella, una sfida a cui non ha saputo dire di no, e per il resto la conferma di tutto il roster, pochissime defezioni, anche se importanti, come Merighi, Zanini, Gozzani, ma che saranno sostituiti degnamente. con Viatore, Spadoni, Viviani, Buran, e altri ragazzi che si sono impegnati fino all'anno scorso in A2 e ora sono pronti al grande salto, senza dimenticare i nuovi innesti dalle giovanili con Alessio Cavallini, che esordirà a Parma, contro i Panthers, un bel Challenge per lui, o Igor Timotijevic, il nostro Dline diciottenne che inizia in questi giorni ad affinare la tecnica, sotto la guida di Luca Bellora, insomma 72 ragazzi a roster, tutti potenzialmente titolari e nessuno di ripiego11 allenatori formidabili uno staff di supporto che è aumentato, visto l'ingresso di numerosi ex seamen vincitori nell'89 dell'unico scudetto di quell'era lo Young Bowl n.7

A cosa ambiscono i Seamen quest'anno?

Ci chiedono tutti i tifosi di arrivare al Super Bowl di Milano, non è facile, non è proprio facile, impegno gravoso comunque, ma la nostra voglia è di giocare nella Champions a Thonon non da sconfitti, e provare a vincerla, le final Four sono il vero obbiettivo di quest'anno, e lo sapremo già il 2 maggio, sarebbe un sogno per me e per tutti i ragazzi.

Concludendo quindi, niente ricandidatura.

Assolutamente no, vorrei cercare di continuare ad aiutare e a proseguire il lavoro che ho fatto in questi tre anni, sperando che anche gli altri presidenti facciano Team con il nuovo Presidente, e che la Fidaf si avvicini di più alle esigenze dei team e ne semplifichi la gestione cercando di diminuirne le imposizioni regolamentari, e aiutando lo sviluppo delle 12 squadre che devo essere la vetrina, ma che dietro il movimento continui a crescere come sta facendo.








giovedì 29 gennaio 2015

Massimiliano Merighi appende il casco al chiodo, una vita dedicata




Max dopo 23 anni di football hai deciso di appendere il casco al chiodo,decisione sofferta?

Penso che fosse il momento giusto: a 45 anni, dopo la vittoria del Super Bowl.


Raccontaci i tuoi trascorsi (quando hai iniziato i vari passaggi, le vittorie, le sconfitte più brucianti)

Ho iniziato tardi, a 22 anni, senza fare esperienza in squadre giovanili, nei Falcons Liscate (poi Falcons Milano dal 2000). Sono stati anni fantastici, culminati con la vittoria dell'Italian Bowl nel 2002, guarda caso a Ferrara.

Anni di amicizia, sacrifici e epiche battaglie in tutt'Italia.

Nel 1994 ho fatto un anno di esperienza nei Lions Bergamo, arrivando alla finale dell'Europa League.
Per circa 20 anni ho giocato Tight End il ruolo che piu' amo, per poi diventare centro per le ultime 4 stagioni giocate nei Seamen.
La sconfitta piu' bruciante della mia carriera sportiva nel 2006, Skorpions-Falcons 19-18, quarti di finale di A2, sconfitta dopo la quale si chiuse l'esperienza dei Falcons Milano.
Nel 2010 ho aderito subito alla proposta dei Seamen Milano dei fratelli Mutti, miei compagni di squadra per un anno nei Falcons, insieme a tanti amici ex Falcons.
E col senno di poi, ho fatto gran bene. 5 anni in crescendo chiusi alla grande


hai iniziato nel 2010 da TE in Lenaf con i Seamen come hai vissuto questi 5 anni in Blue Navy?

5 anni fantastici di crescita, dove ho anche cambiato ruolo, passando Centro dal 2011, all'inizio per esigenza di squadra, e vissuto come una "punizione", poi imparando sempre piu' la tecnica e i segreti del ruolo per fare gli ultimi 2 anni alla grande e giocando 2 Super Bowl.



Il Super Bowl vinto a Ferrara ha messo la ciliegina sulla torta, come hai vissuto quest'ultimo anno con tanti giovani in squadra?

E' stato un anno duro per questioni personali, ma entusiasmante sotto l'aspetto sportivo. Un anno vissuto in maniera quasi professionistica sin dall'inizio, con allenamenti massacranti, ma che alla fine hanno dato il risultato che tutti inseguivamo.

Il momento più bello della tua carriera di Football?

L'Italian Bowl del 2002


e quello vissuto con la maglia Blue Navy?
Il Super Bowl 2014


Cosa è significato per te giocare a Football?

Un'esperienza incredibile e un divertimento puro durato 23 anni.


Continuerai a seguire i Seamen?

Sicuramente. Lascio tanti amici e un pezzo di cuore nei Seamen



in Tanti ti vorrebbero come Dirigente del Team, cosa aspetti a proporti?

E' troppo presto, mi sento ancora un giocatore..


Una stagione durissima, ma fondamentale per dimostrare che lo scorso anno non è stato un caso, cosa suggerisci ai tuoi ex compagni?

I Seamen hanno talmente tanti campioni tra le proprie fila che non hanno bisogno di suggerimenti. Posso solo augurare a tutti di poter raggiungere i propri desideri
Grazie ancora ai fratelli Mutti per quest'esperienza fantastica.

Ciao a tutti Max

martedì 27 gennaio 2015

Luca e Mauro, una vita nel Football e non finisce qui




Cari ragazzi dopo una vita con casco e paraspalle ad aver affrontato insieme e contro i campi di tutta italia ed europa vi ritrovate per il 3 anno insieme nei Seamen, il secondo da allenatori, raccontate in poche parole il vostro percorso nel football (poche altrimenti chiudiamo l'intervista alla prima domanda) 

Luca: Ho iniziato con i Frogs nel lontano 1984 poi Pharaones Garbagnate , Munich Cowboys Germania, Rhinos Milano, Lions Bergamo, Dragons Barcellona NFL Europe, Coccodrilles Cologne Germania poi ancora Lions Bergamo, Hogs Reggio Emilia, poi ancora Rhinos Milano, e per ultimo Seamen Milano giocatore e assistent DL ah! contemporaneamente Lizzards Leme Brasile ah ah . 

Mauro: Ho iiziato a giocare nei Seamen nel 1987, poi rhinos, frogs, dal 1993 Lions e di nuovo Seamen dal primo anno in serie A, nel 2011, nazionale dal 1993 fino a copenaghen, dove ho vinto l'all star offensive line del torneo. giocato e titolare in tutti i titoli vinti.insieme a Luca siamo stati nominati anche nell'all star team europeo del 1999. al football ho dato molto, ma ho ricevuto molto di più, compresi amici, amori ed esperienze di vita.



da avversari vi siete mai scontrati testa a testa a parte negli allenamenti? 

Luca: Ah ah lui era ancora riserva giocava poco, comunque io ero Frogs e lui Seamen poi lui Frogs e io Pharaones qualche capata ce l'ha siamo data, ma non più di tanto.

Mauro: tante volte a partire dal 1990,il mio primo anno da titolare in seria A, ma il ricordo più nitido fu in un intercetto della difesa e un blocco dal lato cieco da parte sua....mi guardava soddisfatto e rideva.



che cosa apprezzi di più di Mauro?               

Luca: E' sincero , sempre pronto ad aiutarti e a confortarti, un vero amico, ne abbiamo viste e passate tante insieme che non riesco a farne a meno . 

che cosa apprezzi di più di Luca?

Mauro: la sua onestà, posso lasciargli in custodia le mie cose più care avendo la certezza che ne avrà la mia stessa cura(cose,affetti e persone). lo ritengo uno della mia famiglia. 


Che cosa c'è che ti piace di meno?                     

Luca: Che ogni tanto fà la vittima e si piange addosso , sto ciuccio. Esempio lui con 37,1 di febbre ha il colera, Ah! si poi ogni tanto ha il braccino corto ah ah. 

Mauro: è la persona più testarda e motivata che conosca, meglio essergli amico che nemico, ma alla fine può essere un pregio.
invece un difetto enorme è il suo disordine: spesso abbiamo dormito insieme e le nostre camere spesso sembravano l'appartamento della "strana coppia" io felix, lui oscar (seguiteci su "Casa Bellora")


Secondo te oltre al Football che cosa ti accomuna a lui? 

Luca: Determinazione, sincerità e passione per le cose, spesso vediamo esattamente le cose allo stesso modo, soprattuto sportivamente parlando. 

Mauro: l'attaccamento per la famiglia e uno stile di vita molto simile....ci piace goderci la vita.


Ti ricordi quanti titoli avete vinto insieme? (non chiamarlo)

Luca: Dieci campionati italiani con i Lions più tre eurobowl e una champion league , poi un four helmet con il team Eagle, e un titolo Seamen come assistant.

Mauro: una quarantina, 20 io e 20, o poco più,lui (ma l'eccezionalità dei suoi è notevole: German e World Bowl)



Esservi ritrovati insieme dopo tanto vagare nel 2013 cosa ti ha fatto provare?      

Luca: Bè intanto dopo la chiusura del rapporto con i Rhinos la prima persona che chiamai per sapere se c'era possibilità di venire nella famiglia Seamen fu proprio lui.                
La verità che ci eravamo pochino persi footbollisticamente parlando dopo Lions io ho fatto un anno a Reggio negli Hogs e uno ai Rhinos, lui subito Seamen anche in virtù del suo passato e di allenatore dell'under , ma secondo me era solo questione di tempo e infatti le cose non avvengono  per caso e al primo colpo ci siamo ritrovati insieme in finale quindi direi tempistica perfetta, e tanto divertimento e gioia. 

Mauro: giocare (ora allenare) è una cosa bellissima, ma farlo con il tuo migliore amico è indescrivibile...la nostra è una amicizia anche molto competitiva, questo ci aiuta a dare il massimo sempre. una volta i nostri scontri erano one to one, ora "usiamo"i nostri ragazzi. Stefano Della Foglia il trainer che ci segue da sempre (ed era ai rhinos in quel periodo) disse che fu un grande errore permetterci di stare ancora in coppia...."quei due insieme sono dinamite"



Esservi forzatamente ritirati dal campo anche se per due motivi diversi vi ha fatto vivere l'esperienza da allenatore, come è stata la tua prima esperienza?        

Luca: Giocatore e allenatore sono sicuramente due cose diverse, e soprattuto non è detto che se uno sia riuscito in una cosa ci riesca poi anche nell'altra.  La cosa più bella che ho provato è stato vedere la gioia dei giocatori dopo la vittoria della stagione passata , giocatori che hanno passato anni e anni a rincorrere un successo che finalmente è arrivato e che niente è nessuno potrà mai togliergli. Quindi contentissimo per loro, e per come capiranno meglio il loro futuro agonistico. 

Mauro: avevo già allenato la giovanile(vincendo due titoli...quindi sono 22,scusate),ma non riuscivo ad avere molti stimoli...invece poter aiutare atleti già formati mi piace moltissimo ed è molto motivante.                                      




Più emozionante allenare o allenarsi? 

Luca: Giocare sicuro mi sento più soldato che sergente almeno  per ora , poi la cosa che in questo ruolo non mi piace e scegliere chi gioca e chi no , odioso, e antipatico   anche se naturalmente necessario. 

Mauro: sono cose ricche di emozioni,ma molto diverse,sicuramente più complessa la prima.ora vivo di riflesso le emozioni di 12 atleti.


Che obbiettivi avete per questo 2015?

Luca: Da allenatore di reparto continuare con il lavoro passato senza abbassare ritmo e impegno non vogliamo comparse , da uomo di sport riconfermarsi in Italia e andare il più avanti possibile in Europa, e se passiamo il primo turno non ti nascondo che .......

Mauro: il mio obbiettivo primario è far giocare bene la mia linea,da lì parte tutto in attacco



Chi vi manca di più a bordo dei Seamen in questo momento e credete sia giusto ci sia? 

Luca: Più sponsor più sostegno economico per alleggerire i sacrifici di tutti , il resto c'è tutto .             A ora non potrei chiedere di meglio, ho ritrovato allenatori che prima erano giocatori come me è con me meglio di così, e un ambiente familiare.

Mauro: gli infortunati dell'anno scorso,è giusto che chi ha sacrificato il proprio corpo per i seamen,salga al più presto a bordo,come  matani e delaria...

Quale è il consiglio che dai ai tuoi ragazzi prima di affrontare questa stagione se puoi dirlo?       

Luca: Non saltate gli allenamenti perché m'incazzo di brutto e poi qui in questo sport più che mai si vince e si perde tutti insieme, se giocate come singoli non fate per noi.  Andate da un altra parte. 

Mauro: il segreto dei lions imbattibili era giocare una partita alla volta, se rimani focalizzato su ogni impegno iminente non disperdi le tue forze.

Quale è la squadra che ti fa più paura quest'anno? 

Luca: Campionato pericoloso due gironi territoriali assurdi non saprei finché non vedo il valore degli americani in campo non mi sbilancerei. 

Mauro: ho paura dei seamen, temo le distrazioni tipiche di chi ha vinto, ma il lavoro di noi allenatori è proprio non permettere questa cosa


Avevi mai pensato di provare questa sensazione allenando i ragazzi e a portarli a vincere come hai fatto tu per tanti anni? 

Luca: Sinceramente non avrei mai pensato di allenare  perché mi piace stare di più dall'altra parte e ho sempre ragionato da giocatore.   
Ora mi sono quasi arreso all'evidenza e stó entrando sempre più in questo meccanismo.       
Io mi considero un buon direttore d'orchestra tutto qui sono i musicisti che fanno la differenza , il merito è quasi tutto loro, penso che la differenza stia  solo in come gli dici le cose e con che entusiasmo le trasmetti il resto è ino standard uguale per tutti.

Mauro: Sinceramente no,ho provato emozioni indescrivibili che mi motivano a dare sempre di più

che messaggio vuoi dare ai tifosi che leggeranno questa intervista?       

Luca: Ogni anno siete sempre più numerosi abbiamo bisogno del vostro supporto del vostro tifo siete il nostro dodicesimo uomo in campo , non c'è cosa più bella vedere che sei seguito,amato e considerato, e a volte anche criticato e ci stá, vero , giochiamo soprattutto per noi stessi ma condividere  i successi con tutti voi è fantastico  e gratificante , in più siamo anche fortunati perché giochiamo in una struttura fantastica e quest'anno avrete un motivo in più per sostenerci,  l'impegno in Europa , quindi ci vediamo al Vigo e siate sempre sempre più numerosi .              
Grazie see you 

Mauro: vivete i seamen dal vivo,state vicino a questa squadra,ogni partita....il sostegno dei tifosi  è fondamentale
Grazie e Buon Football

domenica 25 gennaio 2015

Mattia Binda la soddisfazione di andare sempre "Avanti Tutta"




Mattia Binda 24 anni, sei partito a Legnano con i Frogs, poi giovanile Seamen, 2 anni con i Rhinos, e ora alla seconda stagione con i Seamen da Campione d'Italia e da protagonista, sei esploso nel vero senso della parola al termine nella scorsa stagione, cos'è stato il tuo segreto?

L’amore per questo sport, che mi ha accompagnato per tutti questi anni e mi ha spinto ad allenarmi tutti I giorni duramente per perseguire il mio obiettivo.
È anche stato fondamentale l’affiatamento che si è creato con I miei compagni di squadra, I quali mi hanno aiutato a dare il massimo sul campo.

Sei stato negli States al termine della scorsa stagione, raccontaci la tua esperienza.

É stata un esperienza che per me non è andata come avrei voluto, ma nonostante ciò ho potuto, anche se per poco tempo, confrontarmi con una realtà oltreoceno completamente diversa dalla nostra. Un mondo completamente nuovo dove si vive per il football e del quale avrei voluto farne parte per più tempo.



Un campionato spettacolare il tuo lo scorso anno, potenza e determinazione sfociato con il premio ex equo con Malpeli Avalli come MVP del campionato, poi 3 TD al Super Bowl e il meritato titolo di MVP del Super Bowl XXXIV qual'è stato il momento più bello?

In realtà sono stati molti i momenti toccanti. Ne voglio menzionare due in particolare. Il primo dopo la semi finale contro I Giants, quando abbracciando Carlo Grassi ho realizzato che saremmo andati al Superbowl. Il secondo, quando sul campo dopo la finale ho festeggiato con i miei compagni la vittoria. Questi sono i momenti che non potrò mai dimenticare.



Anche tu sei parte della V-Unit cosa significa per te?

Siamo un gruppo molto affiatato, siamo cresciuti assieme e molti di noi avevano già giocato nella stessa squadra. Sono questi i motivi che ci hanno spinto e trascinato a voler vestire ancora una volta la stessa maglia. Sono orgoglioso di far parte non solo dei Seamen ma anche di questo gruppo.

Chi è il tuo tifoso più sfegatato?

Sicuramente sono i miei genitori i quali mi hanno sempre aiutato e dato la possibiltà di poter praticare questo bellissimo sport.
Uno dei molti modi con i quali mi sostengono è preparando il pranzo “propiziatorio” per me e i miei compagni di squadra prima di ogni partita.



Marco Polizzi un grandissimo Runningback ora il tuo Coach, ha influito nella tua crescita?

Nonostante in passato abbia avuto abili coaches che hanno contribuito alla mia formazione, Marco Polizzi è stato quello che e riuscito meglio a valorizzare le mie potenzialità. Oltre ad essere un bravissimo coach è soprattutto una grande persona e un grande amico, che riesce a metterci sempre in difficoltà con esercizi faticosi, complessi e validi.


Un giudizio sul campionato che si appresta ad iniziare?

Sicuramente non sarà un campionato facile, in quanto è molto difficile replicare una stagione come quella passata; ciò è anche dovuto al difficile girone in cui ci troviamo e ai molteplici impegni.
Stiamo lavorando molto anche per questa grande sfida e per integrare tutti i nuovi innesti.




E la Champions?

Beh che dire, è la mia prima esperienza ai massimi livelli europei,darò il massimo per non mancare l’obbiettivo della squadra preposto ad inizio anno.
Sono molto impaziente di confrontarmi con giocatori di altre nazioni e vedere fino a dove ci potremo spingere.

Una squadra compatta che riparte con qualche innesto, chi o cosa ti impressiona di più dei Seamen 2015?

Mi impressiona come stia lavorando la nostra linea d’attacco per quantità e qualità dei suoi componenti,  la loro assidua presenza è motivante e stimolante per tutto il resto del gruppo.



Il tuo reparto ha 7 Runningback Da Nazionale, 
Bonaparte, Iannotta, Palini, Piccinni, Raffaele, Stillitano, oltre a te, qualcuno verrà sacrificato o ci sarà spazio per tutti?  

Dato il calendario così fitto di impegni sicuramente avranno modo tutti di mostrare il loro valore in campo e avremo anche modo di poter schierare la migliore formazione a seconda delle situazioni ed esigenze.

L'ottavo QB/Runningback è Dally, felice della sua riconferma?

Sono molto entusiasta di poter condividere ancora il campo con lui, in quanto non è solo un ottimo Qb, ma anche un ottimo atleta che sa amministrare con maestria l’attacco.
Resta sempre un leader e un grande compagno dentro e fuori dal campo.


Difficile riconfermarsi solo 5 squadre su 10 ci sono riuscite e in NFL solo 3 squadre in 22 anni ci sono riuscite, ma questa squadra ha un gran carattere, riusciremo a tornare al Super Bowl?

Sono molti I fattori che fanno presupporre un ottima stagione, naturalmente l’imprevisto è sempre dietro l’angolo, sta a noi rimanere concentrati e dare il meglio per questo campionato.



Che obbiettivi personali ti sei posto per la stagione?

Il mio obiettivo è quello di riuscire ancora a migliorare e replicare una prestazione almeno pari a quella della stagione passata. Sicuramente c’è anche la voglia di figurare bene nella mia prima esperienza Europea; inoltre il mio sogno nel cassetto sarebbe quello di riuscire anche a ricevere qualche pallone, dato le mie scarse doti in quell'ambito.



Un grande in bocca al lupo e cosa prometti ai tifosi Blue Navy?

Prometto una stagione fantastica, piena di soddisfazioni e se sarà necessario di andare dritto e forte.


GO SEAMEN!!!!


sabato 24 gennaio 2015

Andrea Scola il capitano della "Trench Seamen"


Andrea Scola una vita nel football hai iniziato negli Skorpions e ora nei Seamen con la V power al completo o quasi, raccontaci la tua carriera

Tutto ebbe inizio un martedì di gennaio 2002 al termine di una qualunque giornata di lezioni all'istituto Keynes di Gazzada:  Aluz (Marco Aletti) mi chiese per l’ennesima volta di partecipare ad un allenamento degli Skorpions e, titubante, accettai per non dargli il due di picche per l'ennesima volta. Quello stesso martedì, la sera appena uscito dagli spogliatoi, mi stavo già adoperando per avere la mia attrezzatura perchè rimasi letteralmente folgorato dal Football e dall’ambiente della squadra.
Per sette anni sono cresciuto nella famiglia Skorpions dove ho avuto la fortuna di essere allenato, nel corso del tempo, da grandi persone che mi hanno insegnato l’attitudine e a comprendere il sacrificio necessario per praticare questo fantastico sport. Dopo sette anni il buon Tato (nostro coach a Varese per una stagione, quella del 2004 se non sbaglio) convinse me e Aluz a fare il salto di qualità portandoci ai Rhinos ed infine l’anno scorso ai Seamen.




La nazionale ha giocato contro la Svizzera e non eri nei 54 convocati dopo i clinic degli scorsi mesi, l'infortunio ti ha bloccato, quando pensi di tornare al 100%?

Premetto che ero molto indeciso se far ancora parte o meno del Blue Team: la delusione per come sono andate le cose e per la gestione del recente passato mi aveva lasciato più amaro in bocca di quanto orgoglio ed onore potesse avermi dato indossarne la maglia. Dopo essermi confrontato con Pezza ed Aluz ho deciso di parlare di tutto ciò che mi tratteneva con coach Giuliano. Ho da subito apprezzato la sua sincerità e precisione che hanno riacceso in me quella scintilla ormai spenta e, sicuramente finchè ci sarà coerenza, mi impegnerò con tutte le forze per dare il meglio che posso alla squadra.
Sfortunatamente un problema al piede mi ha impedito di partecipare a questa fase iniziale di rinnovamento del Blue Team. Sarò presente assieme ai miei compagni ad ogni impegno a cui sarò convocato per il futuro. 



Lo scudetto nel Super Bowl contro Parma cosa ti ha lasciato?

Se penso a come mi sentivo quella sera ancora non ci credo. Gli sforzi ed i sacrifici di anni ripagati. Le facce dei miei compagni consapevoli di aver compiuto un’impresa . Vincere ti lascia una sensazione che è difficile da raccontare. La cosa più bella, però, è farlo contro tutti i pronostici e quando qualche “appassionato” spera nella tua sconfitta…bhe…nemmeno con mastercard. JJ



I Seamen la tua nuova squadra lo scorso anno e quest'anno addirittura i gradi di capitano, hai meritato il rispetto dei tuoi compagni, cosa prometti loro in questa stagione?

Non pensavo che avrei potuto dirlo ma ai Seamen avverto un’affinità estrema con gli Skorpions che porto sempre nel cuore, mi sento a casa. Quest’anno coach Paolo ed il resto dello staff hanno deciso di nominarmi capitano e ne sono onorato. Questo ruolo nella nostra squadra è molto importante e quindi spero di ripagare tutti della fiducia.
Promesse non ne posso fare. Sicuramente dimostrerò fin da subito che la vittoria dello scorso anno mi ha motivato ancora di più e che darò tutto me stesso e anche oltre per non deludere le aspettative dei miei compagni. Sono più che sicuro che anche loro faranno lo stesso.

La linea d'attacco è stata la grande sorpresa nel finale stagione 2014 una muraglia invalicabile per aprire i giochi ai Runningback e all'estero di Dally, cosa è stata la chiave di questo cambiamento?

Non credo ci sia alcun tipo di segreto. Si è creato un rapporto molto speciale tra tutti noi e non mi riferisco al solo reparto OL, siamo una squadra coesa dove il lavoro e la personalità di ciascun giocatore viene rispettata e valorizzata nel miglior modo consentito dalla situazione.
Noi “trenchmen” ci fidiamo ciecamente l’uno dell’altro ed inoltre abbiamo un box molto affiatato, infatti buona parte del lavoro lo fanno gli stessi RBs e QBs. Impegnarsi duramente paga sempre e si è certamente visto nel nostro crescendo…sono tutti davvero eccezionali e JD è un uomo con un cuore immenso.
Una menzione speciale va sicuramente ai nostri “maestri” Pepè e Bellora: quando due coach possono vantare più di trenta titoli tra superbowl ed eurobowl non puoi imparare ad essere mediocre.



12 partite in 13 settimane, obbiettivi multipli, come si fa a rimanere costanti nel rendimento?

Devo essere onesto, in 14 anni di football non ho mai giocato una stagione così impegnativa e dove ogni squadra nella schedule fosse così competitiva.  Sono fermamente convinto che ogni buon risultato sia frutto di un lavoro costante e che non lasci nulla al caso… i coaches lo sanno e la squadra sarà pronta a seguirli.

Un roster di 70 atleti quest'anno sei d'accordo?

Assolutamente! La competitività sarà massima e non potrà che avere dei benefici in termini di gioco espresso. Per non parlare della tranquillità di giocare sapendo di non dover per forza “morire” in campo

Vincere lo scudetto e ripetersi, più facile o difficile?

Sicuramente più difficile. Parma è una squadra fantastica con molti giocatori talentuosi e forti, una sconfitta anche se al superbowl non avrà di certo annullato la sua essenza, anzi, la vendetta è un sentimento che può dare un vigore tutto nuovo. Le altre squadre si staranno già preparando al massimo per farci sudare ogni yarda conquistata o difesa. Non vedo l’ora di affrontare tutto questo.

Tanti amici nel football mai hai qualche sassolino nella scarpa?

Quando vinci cammini in infradito, non ci sono "schiaffoni alla marinara con abbondante spolverata di parmigiano" che tengano. Citazione per veri intenditori.
Comunque, a parte gli scherzi, non c'è tempo per essere rancorosi e nemmeno per pensare a vendette altisonanti quando hai obiettivi così stimolanti ed importanti su cui focalizzare tutte le tue energie. 

Promessa ai compagni e ai tifosi

Ai miei compagni prometto che sarà un anno difficile, ai tifosi, che ognuno nella squadra farà tutto ciò che è in suo potere per dare il meglio ed ancora di più.



venerdì 23 gennaio 2015

Igor Timotijevic un Seamen in nazionale, Serba



Igor Timotijevic Italo/ Serbo con doppio Passaporto è Campione d'Italia con la Under 19 dei Seamen dopo la bellissima finale di Pero contro i Warriors Bologna, nato a Sesto San Giovanni nel maggio del 1996 è il 20º Junior Seamen in Nazionale, ma è stato scelto dalla Nazionale Serba, dopo un lungo corteggiamento da parte del presidente della federazione Goran Nisevic, Igor è nato in Italia da genitori Serbi, papà Zoran anche se vive da oltre vent'anni in Italia è molto legato alla sua terra, e alla chiamata della Nazionale serba non son riusciti proprio a dire di No, una telefonata arrivata direttamente a casa, biglietto aereo arrivato direttamente a casa, e ospite di una nazionale che quest'anno punta al titolo, mentre gli altri nostri 19 ragazzi sono ancora in attesa di sapere se faranno parte della formazione Azzurra.


Igor cresce nella giovanile dei Puma e poi passa Seamen e in 3 anni, plasmato da Guido Cavallini e negli ultimi mesi da Luca Bellora è letteralmente esploso, 

Le sue statistiche sono notevoli 
in 7 partite 24 placcaggi, di cui 13,5 placcaggi con perdita di terreno per 79 yard, 5 sack, 2 pass bloccati, 1 fumble ricoperto e 3 forzati, oltre a un Kick bloccato, in finale, fantastico il suo utilzzo da TE in Touchdown annullato per un offside oltre a 6 placcaggi di cui uno decisivo 



18 anni Igor, è il primo giocatore nato e cresciuto in Italia che viene pescato da una nazionale Estera, la Federazione Serba ha ringraziato il nostro Team tramite un articolo sui quotidiani di Belgrado



Quest'anno Igor sarà a disposizione di Coach Lorandi e di Luca Bellora per continuare la sua crescita per la squadra, un'altro grande prospetto per i Seamen, in vista di un campionato che vede i Marinai concorrere per il 3 super Bowl consecutivo


I tuoi compagni e tutti i Seamen si complimentano con te